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La pratica del Silenzio e la Comprensione interiore delle Essenze

E’ possibile percorrere una via interiore verso gli Oli essenziali? E’ possibile cioè riconoscere in se stessi le risonanze che le essenze ci regalano col loro profumo e la loro presenza intensa? Sicuramente sì. Un percorso interiore di avvicinamento alle essenze non solo è possibile, ma è auspicabile, in un mondo in cui abbiamo notizie scritte di ogni genere, su internet e su carta, che se da una parte ci servono come referenza, dall’altra spesso ci confondono ancora di più.

La realtà è che libri e articoli possono essere usati efficacemente dopo aver avuto un’esperienza diretta delle essenze.

Incontro sempre più persone che leggono internet e quando vengono ai corsi mi dicono “ho letto questo e questo, ma è vero?“.

La realtà è che è importante la nostra esperienza diretta delle sostanze, per fare in modo che delle informazioni diventino vera conoscenza.

E’ necessaria questa distinzione: oggi siamo pieni di informazioni mentre la conoscenza delle cose è molto limitata.

Silenzio come Via interiore

Così, in questa ricerca di vera conoscenza, ti invito a iniziare a fare esperienza diretta delle essenze, annusandole, vivendole, e cominciando a pensare che mentre le annusi stai instaurando un rapporto con quelle sostanze. Sì: l’olfatto, i sensi, sono “strumenti” che ci mettono in relazione col resto del mondo, e nota bene la parola relazione. In questa relazione, in particolare con le essenze, ci viene chiesto di ascoltare un linguaggio che non è parola, ma è profumo. Per fare questo (ma vale anche in altri campi), bisogna fare in sè spazio e silenzio. Accettare di non sapere. Accettare di aprirci a parole olfattive che ci parleranno da subito, e che nel tempo potremo comprendere appieno. Nel tempo.

Per avvicinarsi al mondo dell’olfatto e dei sensi bisogna essere disposti a darsi tempo. A darsi esperienza. A rinunciare a un appagamento breve ed effimero che lascia un vuoto dentro. Perchè le essenze, l’olfatto, sebbene vivono di un regno così impalpabile, non sono affatto effimeri. Sono penetranti, intensi, restano “per sempre” dentro di noi. E dunque liberandoci dall’idea che “permanente” sia quello che vediamo e possediamo, scopriamo che il regno permanente è quello dell’esperienza interiore, del benessere, e anche della memoria. In questo l’olfatto è maestro, e anche gli altri sensi possono essere un canale di arricchimento interiore e di riscoperta di noi stessi (nei prossimi anni sarà una chiave essenziale e non accessoria).

A presto!

Ricerca interiore e Educazione sensoriale e olfattiva per ritrovare Armonia e capacità di Scelta

Ricerca interiore. Questa parola che spesso nel proprio budget interno viene spostata nella casella “non di prima necessità” è oggi invece quantomai importante e a mio avviso l’unica vera strada per poter vivere i passaggi nella propria vita trovando un significato e anche delle risposte.

Ritornare a noi stessi, metterci al centro della nostra vita è la strada per ritrovarci e fare del bene a noi e agli altri – e una parte importante di questo percorso passa per la  “rieducazione al sentire“.

Siamo meno sensibili di quello che potremmo essere – e questo ci priva di una parte di noi stessi. Possiamo convincerci di molte cose da un punto di vista mentale, ma quando esperiamo con i sensi, la nostra intelligenza e capacità di orientamento si espandono e comprendiamo da un punto di vista più profondo e allargato.

Nei corsi dico sempre che tutta l’informazione teorica di cui disponiamo oggi, questo grande bagaglio di notizie, non diventano veramente risorse finchè non le sentiamo nostre. Nel caso della percezione, il passaggio deve essere veicolato dall’esperienza: un esempio semplice è la differenza tra la descrizione di un olio essenziale e l’esperienza di annusarlo. Un pò come leggere una ricetta di cucina invece di pranzare veramente (poi viene fame!).

Cammino interiore e educazione olfattiva

Per capire tutto quello che andiamo a leggere abbiamo bisogno di farne esperienza diretta: mi annuso l’olio essenziale di cui tanto ho letto, e magari posso scegliere di accedere all’esperienza di una guida, cioè di qualcuno che quell’olio essenziale l’ha vissuto in lungo e in largo per anni e che per questo può darmi una prospettiva allargata su come usarlo, come studiarlo, come comprenderlo davvero.

Non solo: gli oli essenziali sono un canale meraviglioso di avvicinamento alla Natura, di indagine su se stessi attraverso l’educazione olfattiva, e il loro impatto emozionale è intenso. Le essenze sono un tramite attraverso il quale riscopriamo noi stessi, le nostre capacità sensoriali, e accediamo ad una porta che ci mostra nuovi lati di noi stessi e magari anche degli altri.

Per questo pratichiamo la Profumeria botanica, sviluppando la parte creativa olfattiva che c’è in noi, scoprendo un nuovo linguaggio e la possibilità di “parlarlo”. Per questo utilizziamo strumenti quali il colore e la creatività visiva, che possono facilitarci nel comprendere sia le essenze sia la nostra vita interiore, che come dico spesso “non ha parole”, ma ha immagini, profumi, suoni…percezioni.

Possiamo dare voce al nostro canto interiore, sia che ci ritroviamo sfibrati, sia che siamo nel pieno delle nostre energie (e magari non sappiamo come investirle). L’educazione olfattiva, la percezione sensoriale come percorso di ricerca personale è una delle strade per ritrovare noi stessi e iniziare a fare chiarezza e scegliere da un punto di vista interiore che sia più vicino al nostro Io autentico.