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Olio essenziale di Ylang Ylang – Flusso e Femminilità per ritrovare Armonia

Odori e profumi smuovono molto di noi, smuovono le nostre emozioni e ciò che siamo più intimamente. Attraverso gli oli essenziali, sostanze altamente specializzate che hanno un impatto considerevole anche sull’essere umano, possiamo darci supporto per armonizzare il nostro umore.

A questo scopo l’uso degli oli essenziali nell’ambiente può essere particolarmente utile, per dare una certa atmosfera e creare un ambiente piacevole. Ricordiamoci che gli oli essenziali sono sostanze solari, che possono essere indicati proprio per sostenere con energia e luce tutti noi. Quando maneggiamo gli oli essenziali in realtà stiamo utilizzando dei principi ricchi di energia, in particolare di energia solare.

L’Ylang Ylang è già conosciuto per le sue proprietà rilassanti, afrodisiache, ed è una sostanza molto usata in profumeria.

Olio essenziale di Ylang Ylang

Un aspetto molto presente nell’Ylang è la sensazione d’acqua, non nel senso che odora d’acqua, ma nel senso che ha una pervasività che è un’onda. Questa onda che ha fatto bene a tante persone in realtà rappresenta la possibilità di restare nel flusso. Rilassa perchè restituisce questo senso di fluidità – è una sostanza che smonta il sistema di controllo e porta maggior nutrimento e attenzione alla parte più intuitiva di noi.

In questa epoca in cui gli aspetti mentali sono molto presenti, questo olio essenziale può aiutare le persone che hanno bisogno di agganciarsi a una parte di sè meno mentale e più intuitiva.

Con l’Ylang possiamo accedere a una intelligenza più profonda in noi, potremmo chiamarla “intelligenza sensibile“. La sensazione che porta è davvero fluida, come una barca che si muove su un fiume, navigare in un flusso che è spontaneo (e da qui a mio avviso anche l’aspetto afrodisiaco).

Smorzare quindi i toni della mente e bilanciare – come sempre non si tratta di andare a uno degli estremi (tutto intuizione o tutto mente). C’è secondo me un bisogno profondo di bilanciamento, e l’Ylang può essere un aiuto.

Il suo odore intenso potrebbe respingere i più sensibili; attenzione alla qualità della sostanza perchè è un olio essenziale che se non è eccellente può risultare veramente stucchevole.

[photo: Wikipedia]

Intervista a Giuseppe Squillace – I Profumi dell’Antichità e le Lacrime di Mirra

Succede così. Che la tua passione per l’antichità un giorno incontra gli studi di un ricercatore, e dopo aver letto i suoi testi, riesci a conoscerlo di persona e poi ad intervistarlo…

Giuseppe Squillace attualmente insegna Storia greca al Dipartimento di Storia dell’Università degli Studi della Calabria.

Elena: Ho da sempre una passione per l’antichità, che per me è iniziata con gli studi di filosofia all’Università, e quando ho letto i suoi libri, mi sono chiesta come è iniziato il suo percorso nello studio dei profumi antichi.

Giuseppe: come spesso accade, questo percorso è nato casualmente. Personalmente sono sempre stato attento all’elemento olfattivo. Portare questa attenzione nel mondo antico è stato “un caso”; mi stavo occupando di medici e mi sono imbattuto in questa fonte. Stavo leggendo il De natura di Teofrasto e nel volume inglese subito dopo il testo vi erano gli opuscoli di Teofrasto, e uno di questi è il De odoribus, il testo sui profumi.

Avevo già letto degli articoli su questo lavoro e non c’era una traduzione italiana; pensai quindi come progetto mio iniziale di pubblicare la traduzione con qualche nota; successivamente questo lavoro si è ampliato, e la pubblicazione è arrivata dopo alcuni anni con una versione arricchita da altre ricerche su testimonianze dell’epoca.

Nelle aggiunte che ho fatto successivamente, sicuramente ci sono delle parti fondamentali,  in particolare i testi di Ateneo e Plinio.

E: il percorso dei suoi scritti sul Profumo in realtà è composto da tre libri.

G: sì certamente; il testo di Teofrasto è stato seguito dalla pubblicazione del libro “I Giardini di Saffo” ed ora, appena stampato, è l’ultimo testo, “Le Lacrime di Mirra”. In particolare in questo testo ho inserito qualcosa di nuovo, cioè la geografia dei profumi. Per geografia dei profumi intendo sia la provenienza delle materie prime che la loro produzione all’epoca.

Possiamo vedere storicamente come i centri del profumo cambiavano spesso anche a secondo delle vicende politiche, e nel tempo c’è proprio una “geografia” che cambia nell’ambito della produzione profumiera.

Intervista sui Profumi a Giuseppe Squillace

 

E: A proposito di geografia, alcune cose c’erano già all’epoca – come per esempio considerare le materie prime di eccellenza solo se provenienti da una certa zona.

G: certo, i luoghi “doc” c’erano anche all’epoca. Per esempio l’iris dell’Illiria; bastava spostarsi in Macedonia e lì l’Iris non era più considerato pregiato. Anche la rosa di Cirene era famosa e ritenuta eccellente, mentre altre rose non erano considerate alla pari.

Teofrasto lo dice chiaramente; la potenza delle piante dipende dalle zone in cui crescono, la qualità del terreno, l’esposizione al sole, ecc.

E: all’epoca inoltre c’era un legame indissolubile tra usi medici e usi in profumeria…

G: sì certamente…per esempio l’olio di Rosa era ritenuto utile per tanti utilizzi; profumi e aromi erano sicuramente utilizzati sia da Ippocrate, Galeno ecc.

Le sostanze aromatiche erano usate ampiamente per la cura, per esempio cardamomo, cinnamomo, cassia, rosa, mirra, incenso, zafferano, ecc. Erano anche ingredienti privilegiati, utilizzati solo da chi poteva permetterseli – e si preparavano per esempio anche antidoti.

Bisognava portare attenzione anche agli ingredienti, alle loro differenze, alla loro durata: Galeno per esempio ci racconta di come verificò che il cinnamomo fresco desse dei risultati diversi da un cinnamomo che era rimasto inutilizzato per tanti anni, quando dovette preparare un rimedio (teriaca) per l’imperatore Marco Aurelio.

E: la sensazione che ho studiando gli antichi è che ci sia una quantità di conoscenze praticamente infinita…ed è una ricchezza che non siamo sempre in grado di attingere. Personalmente tengo a  far incontrare alle persone questi mondi, che hanno ancora tanto da dare e da dire. La vedremo quindi ad Esxence?

G: sì certamente, terrò una conferenza al sabato, proprio sul libro in uscita ora, “Le lacrime di Mirra”.

Appuntamento quindi con Giuseppe Squillace a Esxence 2015! E se vuoi cercare i suoi libri, i titoli già usciti sono:

Il Profumo nel Mondo Antico, ed. Olschki

I Giardini di Saffo, ed. Carocci