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il giardino segreto e la rosa fresca aulentissima

photo: WikiCommons, Royal National Rose Garden Society

Il mondo del profumo è un mondo narrativo, e spesso la narrazione è un mondo sensoriale. Sono due mondi molto vicini, e nella storia della letteratura ci sono molte testimonianze evocative della Natura e della sensorialità come rigenerazione.

Rosa fresca aulentissima” è un verso di Cielo D’Alcamo, che nella metà del duecento si rivolge alla propria amata in termini sensuali, intensi, carnali e che abbiamo scelto come titolo di una serie di incontri online promossi dalla Libreria Altracittà di Roma di Silvia Dionisi.

La rosa è anche protagonista di un giardino speciale, in un testo di molti secoli dopo, quello de “Il Giardino segreto” di Francis Hodgson Burnett, scrittrice di libri perl’infanzia e sostenitrice dei diritti d’autore.

Il giardino segreto è un luogo per scoprirsi e riscoprirsi. E’ la storia di una ragazzina che è costretta da eventi dolorosi a emigrare da sola dall’India all’Inghilterra. Si ritrova in un luogo a sua volta intristito dalla morte della moglie del proprietario del maniero in cui va ad abitare.

Nel capitolo 9 del libro, la bimba ritrova il giardino della donna scomparsa, e lo ritrova abbandonato, quasi completamente rinsecchito. Ci sono dei roseti, dei quali inizialmente non si capisce se siano senza vita o se possano essere recuperati.

Quasi ogni frase di questo capitolo porta degli elementi sensoriali.

La bimba si china verso il basso per sentire se c’è profumo, e sente il profumo della terra. Ci troviamo davanti a un paesaggio che reca pochissime tracce di vita, e la bimba scorge dei puntini verdi che sono sufficienti per darle speranza e segnalare che è ancora possibile recuperare questo luogo speciale.

Grazie a questa scoperta, e alla voglia di sistemare il giardino, sia la bimba che le persone che abitano il maniero passano a una nuova fase attiva e coinvolta: il giardino morto rappresentava una stasi che era un pò di tutti, così la sua rigenerazione diventa una rigenerazione collettiva.

Un libro da leggere e assaporare, così come si può assaporare dell’acqua di rose (idrolato di rosa), per esempio aggiungendone un cucchiaino ai nostri tè o caffè, per sentire la sua fragranza e apprezzarla anche col palato.

ritrovare il respiro con l’aromaterapia, rilassare l’anima

E’ con i venti che la terra prende vita. I venti sono il sistema circolatorio e nervoso del pianeta, convidendo energia e informazioni, distribuendo calore e consapevolezza, formando qualcosa a partire dal niente“.

Lyall Watson

[English version of the article – Aromatherapy and breathe, breathing our soul]

In questo periodo sentiamo la mancanza di spazio, sentiamo la mancanza di un respiro, fisico e sottile. Così come sentiamo che questo movimento spontaneo del nostro corpo facilmente si contrae (anche in chi, oggi, è sano) così percepiamo che la nostra anima si confronta in questo periodo con qualcosa di parzialmente nuovo.

La nostra anima. Questa parola, “anima” ha la sua etimologia proprio in un movimento d’aria, l’anemos greco, che è anche spirito, soffio vitale. La parola stessa, se assaporata e pronunciata, è come un respiro. Si apre con la “a”, ad aprirsi appunto; espira con la “e”, lascia andare, e chiude con “mos” a prolungare l’espiro. Anemos, soffio di vita fisica e spirituale.

Diventa quindi importante, se non fondamentale, fare dei semplici esercizi di respiro nel nostro quotidiano, e magari accompagnarli ad essenze che aiutino a ossigenarci, e a restituire ritmo armonico e rilassamento a questo movimento fisico così intimo ed essenziale.

Vediamo di seguito alcune ricette per creare delle sinergie da utilizzare; iniziamo con uno spray.

In 30 ml di vodka possiamo versare:

7 gocce di olio essenziale di petit grain dell’arancio amaro (Citrus aurantium foglie)

1 goccia di olio essenziale di eucalipto radiata (Eucaliptus radiata)

3 gocce di olio essenziale di menta (Menta piperita)

Questa sinergia amplia il respiro, con i benefici effetti ossigenanti di eucalipto e menta, mentre calma, quieta e favorisce il rilassamento grazie alla presenza del petit grain dell’arancio amaro.

eucaliptus globulus aromatherapy
Eucalipti, photo Martin253 Wikicommons

Possiamo anche creare una sinergia da utilizzare nel diffusore a ultrasuoni:

3 gocce di olio essenziale di arancio dolce (Citrus sinensis)

2 gocce di olio essenziale di menta (Menta piperita)

3 gocce di olio essenziale di limone (Citrus limon)

per un effetto benefico sul respiro e sulla lucidità mentale; questa sinergia pulisce l’ambiente e lo rende “limpido”, stimolando la chiarezza, portando benessere e facendo da antistress . Potremmo aggiungervi anche il fiore di Bach Crab Apple, utile in tutti i casi nei quali si voglia “fare pulizia sottile”.

Tutte le sinergie si riferiscono alla diffusione in ambienti con persone che non hanno patologie respiratorie. In caso di sensibilità specifica, asma ecc. gli oli essenziali si possono usare ma vanno scelti con competenza.

E tu, quali oli essenziali o altri rimedi e pratiche stai usando in questo periodo? Lascia un commento nel blog!