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Profumi per Shivaratri – Aromaterapia per Rigenerazione e Riposo

La notte di Shiva è nell’induismo una delle festività più importanti, un momento dedicato alla capacità rinnovatrice di Shiva e alla sua unione con Parvati, come circolazione e flusso di creatività e generatività. In questo la presenza di Shiva come coscienza in costante rigenerazione di se stessa viene spesso rappresentata con una figura di Shiva danzante, laddove il movimento e la leggerezza sono guadagnati proprio nel costante movimento.

Questo elemento generativo può far pensare anche alla figura dell’uroburos, il serpente che si morde la coda (o talvolta il doppio serpente), dotato di movimento, capacità creativa, metamorfosi e eros dinamico. Queste immagini di movimento e rigenerazione ci danno lo spunto per creare dei blend e delle sinergie per il nostro benessere, quando vogliamo darci una sferzata di energia. Attenzione però: le essenze sono sostanze efficaci e forti, quindi quando usiamo essenze tonificanti e stimolanti, è meglio farne al massimo un pediluvio, o un massaggio in cui mettere qualche goccia della sinergia. Ma quali oli essenziali potremmo usare?

[Source: British Museum Library]
[Source: British Museum Library – Shiva dona il “Chakra” a Vishnu]
Volendo tonificare corpo e mente, per esempio una sinergia “felice” potrebbe essere quella tra rosmarino, menta e zenzero. Il rosmarino, pianta che è “rugiada di mare” nella sua etimologia, si può accostare bene con la menta piperita, e infine con il rizoma di zenzero, che citrino e pungente, darà ulteriore calore al blend.

Possiamo farne anche uno spray da portare con noi tutto il giorno (e da usare in particolare al mattino), usando alcol alimentare a 95 gradi o vodka a 40 gradi, e aggiungendo le essenze a piacimento (i nasi sensibili potranno usare le essenze ad un massimo del cinque percento in totale).

In caso di necessità possiamo utilizzare anche il timo, pianta tonificante e ottimo stimolante del sistema immunitario. Usiamo  l’olio essenziale di timo linalolo o la piantina stessa, che si può far sobbollire in acqua come un infuso, poi filtrarla e aggiungerla all’acqua del bagno e/o del pediluvio. Questo spunto ci viene (anche) da Hildegarda di Bingen, che dice “prenda del timo con la terra intorno alle sue radici, lo faccia bollire a fuoco e si prepari così un bagno caldo. Lo faccia spesso: il calore e l’aridità di quell’erba bruciata con la terra secca come si è detto, fa diminuire gli umori cattivi a meno che a Dio ciò non piaccia”.

[L'uomo universale, Hildegarda di Bingen]
[L’uomo universale, Hildegarda di Bingen]
Ricordiamo anche che se siamo stanchi e abbiamo bisogno di rigenerazione sarà importante aiutarci anche con l’alimentazione, ritagliandoci del tempo per noi stessi, praticando se possibile dell’attività fisica e della meditazione, anche in forme semplici che ci permettano di liberare la mente dai pensieri ricorrenti e magari ossessivi. A questo proposito ricordiamo anche il fiore di Bach chiamato White Chestnut, indicato per chi ha pensieri che non sa più dove mettere…insomma per chi si sente tutto pensiero e poco corpo, e ovviamente non ci sta bene.

Anche dei trattamenti corporei sono importanti, e dei bagni, degli automassaggi, perché il corpo è una via sicura di benessere per chi pensa troppo. Un automassaggio ai piedi, magari alla sera (e lì allora rinunciamo alle essenze stimolanti, e andremo più volentieri a scegliere qualcosa di semplice e rincuorante, come per esempio l’essenza di mandarino e/o il petit grain) ci farà dormire meglio e con una sensazione di piacevolezza e meno stress.

Il Profumo della Vaniglia di Andromeda

Dolcezza, calore, corpo, interiorità, comprensione…sensazioni che ci arrivano quando annusiamo l’oleoresina di Vanilla planifolia. Una meraviglia botanica, questa essenza ci restituisce un profumo di donna giovane, che potremmo immaginare come Andromeda che Perseo liberò dalle catene sulle coste del Mediterraneo. Il mito narra che il nostro eroe, di ritorno da una impresa quasi impossibile pienamente riuscita, l’uccisione di Medusa, vide Andromeda incatenata a delle rocce sul mare, e corse in suo aiuto.  Le parlò, ma Andromeda faticava a rispondergli, le sue poche parole erano dolci e un poco timide. Ad un certo punto arrivò un mostro marino, che Perseo pietrificò con la testa di Medusa che portava con sè, e così potè liberare Andromeda, potè liberare questo femminile incatenato che finalmente ebbe la possibilità di ricongiungersi con un maschile che la amasse.

andromeda

La Vaniglia ci restituisce questa sensazione di benessere, di accoglienza, dello sciogliere le catene per sentirsi più leggeri e creativi. Perseo che libera Andromeda, letto come dinamica intrapsichica, ci mostra che il nostro maschile interiore è in grado di liberare la parte femminile, di darle spazio, voce, libera espressione.

Utilizziamo quindi la Vaniglia per esempio diluita in olio vegetale tipo jojoba, sul chakra del cuore, al centro del petto, per lenire gli affanni e consolare.

Questa essenza ci parla anche del fluire, può essere utile quando scriviamo, o facciamo delle attività creative, per aiutarci a entrare nel giusto mood.

Ci parla anche di accudimento, come Perseo si prende cura di Andromeda, o come noi possiamo prenderci cura di chi amiamo mettendola nel diffusore per aromi e creando un ambiente olfattivo speciale. Ottima essenza anche per chi si sente un poco Water Violet dei fiori di Bach, cioè si sente isolato, o si isola di proposito ma in fondo non si sente così bene in questa condizione. Si può prendere in considerazione la Vaniglia anche come profumo per periodi difficili e tesi, durante i quali abbiamo bisogno di un caldo abbraccio, che in questo caso giungerà profumato fino al nostro sistema limbico.

Dosi pratiche: nel diffusore, 3 gocce in una stanza di medie dimensioni; per crearsi un roll-on da 10 ml, olio di jojoba e sempre tre gocce di oleoresina di Vaniglia, da usare come un profumo.

[Immagine di Odilon Redon, Andromeda]