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Il Benessere passa dagli oli essenziali: Aromaterapia e Psicoaromaterapia

Il Benessere, quella dimensione interiore dell’Essere che percepisce uno stato buono, quieto, è dentro di noi, e possiamo riconnetterci a questa fonte importante in molti modi, uno dei quali è l’uso degli oli essenziali.

Ancora oggi, da un punto di vista scientifico, ci sono varie teorie sul funzionamento dell’olfatto; una cosa che risulta certa, è il forte impatto che hanno gli odori sul nostro sistema limbico, e che questo impatto è fortemente “evocatore”, non solo di ricordi (no…l’olfatto non è un senso nostalgico :-)) ma anche di Risorse interiori, di Intuizioni e comprensioni, che sono comprese intuitivamente più che seguendo un processo logico-matematico, diciamo così.

Suzanne Fischer Rizzi nel suo libro “Profumi celestiali” usa una metafora secondo me molto bella, e dice “Il cervello umano ha le sue radici nel sistema limbico, come un albero nella terra, e da esso trae energia e ispirazione attraverso gli stimoli olfattivi”.

Corso online su Aromaterapia e Benessere e Meditazione Richard Lowkes via Compfight

In questa direzione possiamo utilizzare tutti gli oli essenziali comprendendone non solo la parte di beneficio fisico, ma anche il beneficio sottile, energetico ed emozionale che possono darci.

Gli oli essenziali sono arrivati nella mia vita quando avevo circa 25 anni, mi piacevano i prodotti naturali ed erboristici, conoscevo le essenze da un punto di vista superficiale, ed ero piuttosto insicura su come si usassero e su cosa facessero veramente. Ne ero attratta per “simpatia”, nel senso che sentivo che le essenze avevano qualcosa di buono per me, che mi facevano bene, ma non sapevo quasi nulla di aromaterapia.

Decisi così di iscrivermi a un corso di Aromaterapia. Quattro giorni prima di quel corso spostai un mobile a casa e rimasi con la schiena bloccata. Passai quattro giorni a letto, facendo fatica a muovermi, e a fare veramente qualsiasi movimento. Andai a quel corso di Aromaterapia con una sciarpa legata intorno alla vita, per tenermi su e lenire col calore quel dolore che sentivo. Inoltre non sapevo bene cosa aspettarmi, e andai con una certa insicurezza, insomma, mi sentivo piccola davanti a qualcosa di grande.

Durante quel seminario, successero due cose (senza che io facessi quasi nulla): mi passo quasi del tutto il mal di schiena e mi sentii con una gioia, una forza, e una nuova intensità interiore. Le essenze mi “colpirono al cuore” e da quel giorno cominciai a studiarle e a usarle ogni giorno. In un giorno e mezzo mi era passato un dolore fisico incredibile e emotivamente mi sentivo molto diversa, con una nuova forza.

Da questo compresi che gli oli essenziali avevano molte qualità, e che una di queste era sicuramente quella di essere dei modificatori dell’umore, e ancor più profondamente, dei “messaggeri” di messaggi importanti e pieni di Vita.

Di questi messaggi ti parlerò nella Lezione Online gratuita di giovedì 7 febbraio alle ore 21, che puoi seguire semplicemente iscrivendoti alla Newsletter. Se non puoi esserci giovedì, agli iscritti alla newsletter verrà inviato il link per sentire la registrazione, fino a domenica 10 febbraio.

Durante la lezione parliamo di che cosa sia la Psicoaromaterapia, quali possano essere gli usi sottili degli oli essenziali, e di alcuni oli essenziali interessanti per uno stato interiore di Benessere. Ti aspetto!

Se questo argomento ti piace e ti interessa, puoi visionare anche il programma del Corso Online su Aromaterapia e Benessere, che comprende anche delle Visualizzazioni guidate per entrare in sintonia con la parte di noi più profonda e serena.

La passione per Profumi e Spezie di Cristina…e le sue esperienze di ricerca aromatica

Oggi ti propongo un’intervista con Cristina, giornalista, che ha partecipato al Corso Online di Aromaterapia e Profumeria sulle Spezie, e ci racconta la sua esperienza, e le sue scoperte “speziate”.

– Cara Cristina, come hai iniziato il tuo percorso profumato prima di arrivare al mio Corso sulle Spezie?

Finora le conoscevo quasi solo per nome e per lo più come insaporitori, ignoravo che esistessero gli oli essenziali delle spezie. Ora ho cominciato a usarle, all’inizio con un po’ di timore perché io sono ipersensibile a tutto e devo trovare sempre i “miei” dosaggi. Mi sono entrate nel sangue, nel vero senso della parola, fisicamente e interiormente, perché a volte ne sento il gusto o l’odore pur non avendole usate. Un giorno, girando per casa, sentivo profumo di cannella dappertutto, come se l’avessi messa nel diffusore. E stavo pensando di mescolare le spezie in polvere per sentire quale fragranza mi rimandano, prima di lavorare sugli oli essenziali. Con mia stessa meraviglia, sento un po’ il bisogno di non aver fretta nell’arrivare alla creazione di un profumo, ma di lasciare alle spezie tutto il loro tempo per farsi conoscere.

– Quali dubbi avevi prima di iscriverti, e cosa ne pensi al riguardo, ora che hai seguito l’intera formazione?

I corsi online sono spesso ritenuti inferiori ai corsi presenziali; in realtà sono sempre più convinta che il corso online non è il fratellino minore del corso dal vivo o, come si usa dire, frontale. Certo, l’esperienza olfattiva può essere trasmessa online solo intuitivamente, e l’energia e la sinergia del gruppo è sempre stimolante. Ma seguire un corso online – soprattutto assaporando le lezioni, come facevo io, nel silenzio della sera – può significare una maggior concentrazione nell’ascolto. E questo consente di cogliere in tutta la loro intensità alcuni messaggi che vuoi trasmettere.

Quando, ad esempio, esorti l’aspirante profumiere, se mi passi l’espressione, a sperimentare e a farsi un po’ artista. Ossia a mettere in atto quella sottile alchimia di essenze e odori che solo attraverso un sapiente uso dell’intuizione può creare l’opera d’arte di un profumo, che per ognuno è il “suo” profumo. Oppure quell’accenno al fatto che può capitare di creare un profumo che a noi non piace ma che altri apprezzano. Dà un brivido pensare a quanta bellezza e a quanta verità sono racchiuse in questo concetto. Divenire capaci di accogliere la diversità emotiva e percettiva degli altri, di essere più aperti verso gli altri, è cosa mica da poco… Se il processo di creazione di un profumo può portare a questo, che gran maestro è il profumo!

Corso Online sulle Spezie in Aromaterapia e Ayurveda

– Quali sono le tue spezie preferite, e cosa “combini” ora con le spezie, dopo aver seguito il Corso?

Dopo aver ascoltato una lezione sono andata a prendere subito la curcuma e lo zafferano. La signora Patrizia di Tea Time Trieste mi ha dato uno zafferano iraniano. Non ti dico quando ha infilato il barattolino nel suo sacchetto di tela, tirando il cordoncino… è come se fosse stata un’iniziazione. Per non parlare del meraviglioso profumo caldo e dorato della curcuma, con la quale ora mi faccio gli infusi. Mi son fatta pure il caffè arabo aromatizzato al cardamomo. Il risultato, immagino, è un pallido facsimile, però anche così è buonissimo! L’aroma del cardamomo è davvero particolare, ho preso anche l’olio essenziale. Un altro giorno ho comprato lo zenzero, per provare il tè verde allo zenzero, e il coriandolo, che ha un profumo stupendo. A me fa pensare al rosmarino e all’incenso, a qualcosa di mistico e misterioso. Ogni tanto vado ad annusarmelo, mi piace molto. E poi già c’è aria di Carnevale in giro, è il momento giusto per il coriandolo…

– Quali intuizioni hai avuto durante il percorso?

Ho pensato al lavoro di preparazione che c’è dietro, alla generosità con cui offri tutta la tua esperienza, alla dolcezza con cui incoraggi a incamminarsi sulla strada maestra della creazione dei profumi, imparando ad affrontare e superare anche le difficoltà. Quando ci si iscrive a un corso, spesso ci si aspetta di ricevere ricevere ricevere. Siccome per me è sempre tutto collegato, quel che ho ricevuto è stato un arricchimento anche per il mio lavoro, per la mia scrittura. Scrivendo ora mi vien da usare le parole come se fossero spezie e oli essenziali…

– Come ti senti ora?

Ogni tanto mi dico: “Buongiorno, finalmente ti sei svegliata!”. Mi è venuto in mente un sogno di qualche anno fa: mi trovavo in un ambiente pieno di scaffali con innumerevoli bottigliette in vetro, in cui c’era un liquido colorato, rosso, verde, blu, eccetera, e a un certo punto, quando sono passata accanto, tutte hanno cominciato a vibrare all’unisono. È un po’ questa la sensazione che provo.

–  Che significato interiore hai colto nello studio dei profumi naturali?

Il profumiere Emilio Raccagni, da te intervistato, ha detto che quello dei profumi naturali “è un mondo ricco di sensibilità”. È vero, io l’ho scoperto seguendo il tuo corso, ed è stata una rivelazione. Ampliare il proprio orizzonte olfattivo significa ampliare il proprio orizzonte mentale e intellettuale, come ben sottolinei tu. Ragionando con il linguaggio dei profumi, mi verrebbe da dire che questo corso sembra un invito a percepire in ogni esperienza della vita la sua nota di base, la sua nota di cuore e la sua nota di testa. Tre note che, va da sé, ci sono anche nel tuo corso.

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Profumi della Bibbia: usare antichi oli essenziali nel massaggio, con Rosanna Bonardi

Le maghe delle Spezie con Patrizia Orlando