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Leggere l’INCI di Cosmetici e Profumi

Oggi parliamo dell’INCI, cioè di quella lista dei contenuti nei prodotti che troviamo in etichetta su cosmetici, detersivi, e quant’altro.

Vediamo la definizione che Wikipedia dà dell’INCI:

L’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) è una denominazione internazionale utilizzata per indicare in etichetta i diversi ingredienti del prodotto cosmetico. Viene usata in tutti gli stati membri dell’UE, così come in molti altri paesi nel mondo, tra cui ad esempio USA, Russia, Brasile, Canada e Sudafrica.

Dal 1997 è obbligatorio che ogni cosmetico immesso sul mercato riporti sulla confezione l’elenco degli ingredienti in esso contenuti usando la denominazione INCI, scritti in ordine decrescente di concentrazione al momento della loro incorporazione.
Al primo posto si indica l’ingrediente contenuto in percentuale più alta, a seguire gli altri, fino a quello contenuto in percentuale più bassa. Al di sotto dell’1% gli ingredienti possono essere indicati in ordine sparso.

La nomencaltura INCI contiene alcuni termini in latino (riferiti ai nomi botanici e a quelli di ingredienti presenti nella farmacopea; ad esempio “prunus amygdalus dulcis oil” sta per “olio di mandorle dolci”) mentre la maggioranza è in inglese; nel caso dei coloranti si utilizzano le numerazioni secondo il Colour Index (es. CI 45430).

INCI, regolamentazione europea

Leggere l’INCI per una persona che non ha studiato chimica non è semplice, ma alcuni esperti ci vengono in aiuto e ci danno le informazioni per capire meglio. Cliccando sull’immagine qui sopra puoi leggere il sito della Comunità Europea dedicato a queste tematiche; mentre da noi in Italia un vero esperto è Fabrizio Zago, che si occupa di impatto ecologico delle componenti di detersivi e cosmetici, e che in diverse conferenze ha sottolineato l’impatto che tutto quello che usiamo come detersivo e come crema da spalmarci addosso ha sull’ambiente.

Una cosa che secondo me va ricordata, è che l’ambiente siamo noi. Spesso si sente dire “studi d’impatto sull’ambiente” e poi l’idea che ci facciamo dell’ambiente è che sia qualcosa di distante da noi…ma l’ambiente siamo noi, siamo immersi in esso; e spesso poi siamo proprio noi che facciamo da filtro alle sostanze che ci mettiamo addosso.

Se quando facciamo la lavatrice, il detersivo finisce nello scarico, quindi nell’acqua, e alla lunga nei fiumi e nei mari (in alcuni casi ci sono dei depuratori, se e quando ci sono), quando utilizziamo una crema, i depuratori siamo noi: è la nostra pelle e il nostro organismo che metabolizza le sostanze contenute.

Alcune sostanze che sono difficilmente biodegradabili ci sono anche nei profumi (cose tipo il musk ketone, il musk ambrette, ecc.); nelle creme i conservanti, gli antiossidanti, i filtri UV, e altri composti messi a volte per dare la sensazione di “pulizia” al prodotto (la crema bianchissima) o per dare una consistenza che sia apprezzata dai consumatori (ma non da mari e fiumi).

Una vera risorsa a questo punto risulta il BIODIZIONARIO, nel quale sono elencate moltissime componenti e inserendo il loro nome, preso dall’INCI dei prodotti che usate, potrete capire facilmente cosa avete in mano.

Personalmente non sono un’allarmista, ma credo che la consapevolezza di ciò che usiamo ci permette di scegliere: altrimenti non sappiamo mai cosa abbiamo in mano…e sulla pelle…! L’Autoproduzione di cosmetici naturali e profumi naturali è un altro modo di scegliere in modo consapevole che cosa utilizzare e perchè.

Molto interessante anche la registrazione video della conferenza tenuta da Zago a VeganOK nel 2012, dove parla estesamente di quanto abbiamo appena detto, spiegando con parole semplici che la scelta di ciò che usiamo è una scelta che si riflette su di noi per primi, e poi sull’ambiente…che siamo sempre noi.

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Caldo Zenzero: tisane, ricette e olio essenziale per l’autunno e l’inverno

Ho qui accanto a me una tisana di zenzero e limone, che calda mi accompagna mentre scrivo questo articolo. L’aroma dello zenzero è pungente, però ha una nota soave che lo rende così accattivante. Mi dà un senso di calore immediato, e con il limone è davvero una sinergia vincente.

 Olio essenziale di zenzero, tisana di zenzero Roger Ferrer Ibáñez foto…Preparazione di un Chai

Chiamato in Ayurveda “vishwabhesaj”, medicina universale, e spesso preparato in pillole, possiamo usarlo sotto diverse forme; in polvere, fresco, come olio essenziale, e si trova in realtà in tantissime tisane per l’inverno.

Sono almeno due gli ambiti principali nei quali lo Zenzero è maestro: aiutare la digestione e migliorare i problemi respiratori. Poichè combatte bene l’umido, è adatto anche a contrastare i reumatismi.

Una tisana che dia sollievo, calore, e buona digestione è proprio una tisana di zenzero e limone; e se d’inverno hai la sensazione di freddo alla pancia, puoi versare una goccia di olio essenziale di zenzero su un cucchiaino di olio di oliva e massaggiarti l’addome.

Lo trovo anche un valido aiutante per la nausea, anche se forse l’olio essenziale più antinausea che esista è l’olio essenziale di menta, non da ingerire in quel caso ma soltanto da annusare.

Olio essenziale di Zenzero in Aromaterapia

L’olio essenziale di zenzero è anche un buon antalgico e dicevamo che può aiutare in caso di reumatismi. In questo caso, versa una goccia di olio essenziale in un cucchiaino di olio vegetale (secondo me da preferirsi il sesamo, o il nocciola, ma usa quello che hai in casa) e applicalo.

Per una sensazione di respiro migliore e di scioglimento del catarro, puoi mettere qualche goccia di olio essenziale nel diffusore, accompagnandolo anche con l’olio essenziale di limone, o di arancio, che si sposano bene con lo zenzero.

Ricetta per la diffusione nell’ambiente “Caldo inverno”

5 gocce olio essenziale di zenzero

2 gocce di olio essenziale di pepe nero

3 gocce olio essenziale di limone

2 gocce olio essenziale di arancio dolce

Ricetta per la diffusione nell’ambiente “Zenzero speziato”

5 gocce olio essenziale di zenzero

3 gocce olio essenziale di cannella foglie

3 gocce olio essenziale di arancio dolce

2 gocce olio essenziale di mandarino verde

Buoni esperimenti!

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