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Il Botanico brillo: ossia le piante che hanno fatto la storia degli alcolici :-)

Esce a marzo 2013 un libro simpaticissimo, il “Botanico brillo” – The Drunken Botanist, che parla delle piante che hanno fatto la storia degli alcolici…in questo libro Amy Stewart racconta le piante che sono alla base dei liquori nella storia, e la cosa più carina è che questo libro ha un “blog” nel quale alcune ricette di cocktail sono segnalate, per cominciare subito a riprendere in mano l’idea dei “cocktail botanici”.

Aromaterapia e Cocktail

 

Leggendo il blog, scopro che Amy Stewart ha creato anche un giardino del “botanico brillo”, dove ha piantato diverse piante utili per le gioie alcoliche…Così nasce il “Cocktail Garden”, un’idea veramente bella che è stato disegnato da un progettista del paesaggio.

Amy ci parla anche di alcune piante che sono ritenute ideali per farne sciroppi aromatizzanti e cocktail…qui trovi il suo articolo originale:

la Lavanda angustifolia o il Lavandino grosso, che può diventare componente di un cocktail tutto speciale:  200 ml di Vodka, 1 cucchiaino  di fiori di lavanda, fettine di zenzero, 5 chiodi di garofano, 2 cucchiaini di scorze di arancia essiccate. Versa tutto insieme e lascia riposare 2 settimane; puoi aggiungere un cucchiaio di sciroppo base di zucchero e acqua.

il Pelargonio, o Geranio odoroso (Pelargonium…) che è profumatissimo e può far diventare un liquore semplice qualcosa di molto più fragrante e vivo…

e ovviamente i diversi tipi di Menta, e per esempio anche l’Angelica, il Basilico…che aggiungono alle preparazioni quel non so che di particolare. In realtà la gamma di scelta è ampissima, e possiamo aggiungere a tutto questo le Spezie

 

Aromaterapia e Cocktail

La base per una aromatizzazione può essere anche la creazione di uno sciroppo di base, con metà zucchero e metà acqua, da far sciogliere a bagnomaria. Quando lo zucchero è sciolto, lo sciroppo è pronto; puoi aggiungere delle foglie di pianta secca o fresca, lasciar riposare il tutto almeno un’ora e poi usare lo sciroppo come aromatizzante in piccole dosi.

Se ti senti in sintonia con questo fai da te da cocktail, visita il sito di Amy Stewart e presto sarà disponibile in libro (in inglese)…

 

Oli essenziali e Sistema immunitario…rinforzare l’organismo con l’Aromaterapia/Prima parte

Uno dei campi nei quali gli oli essenziali sono particolarmente efficaci è l’aumento delle difese immunitarie e la capacità di neutralizzare virus e batteri. Ci sono infiniti studi e ricerche scientifiche su questi argomenti, e oggi parliamo di tre oli essenziali che possono aiutarci in questo senso.

Personalmente trovo l’Aromaterapia utilissima per la prevenzione. Quando vado in autobus, in treno, in metropolitana e mi ritrovo in mezzo a persone che starnutiscono, tossiscono, e chi più ne ha più ne metta, vorrei tirare fuori il pacchetto dei fazzoletti di carta e dare a tutti una goccia di un olio essenziale da annusare…

Il mio primo olio essenziale per proteggersi e migliorare la nostra risposta immunitaria è l’Eucalipto radiata. Questo olio essenziale, meno impattante dell’Eucalipto Globulus (il più diffuso), se ne versi una goccia su un fazzoletto di carta e ogni tanto te la annusi quando sei in giro, potrebbe migliorare notevolmente la tua resistenza a raffreddori e influenze varie. Ottimo anche da diffondere a casa, dove potrai mettere nel tuo diffusore per esempio 5 gocce di olio essenziale di Eucalipto Radiata, 5 gocce di olio essenziale di Limone, e magari 5 gocce di olio essenziale di Pompelmo. Mix gradevole, attivante, ricostituente e sicuramente antibatterico e antivirale. Se ti piace, puoi farne anche uno spray per le mani (io lo faccio spesso, anche per i viaggi).

Olio essenziale di Eucalipto e Sistema immunitarioKoala che mangia foglie di Eucalipto, foto  Arnaud Gaillard

Per uno spray per le mani, puoi usare della vodka, nella quale metterai gli oli essenziali. In 50 ml di vodka metti 5 gocce di olio essenziale di Eucalipto Radiata, 5 gocce di olio essenziale di Limone, e 5 gocce di olio essenziale di Pompelmo. A quel punto spruzzati il tutto sulle mani, al bisogno. Se ti sembra troppo alcolico, puoi aggiungere un pò di acqua distillata al preparato.

Il secondo olio essenziale che mi convince molto 🙂 è il Ravintsara (Cinnamonum camphora cineolo). Questa meraviglia della natura, che è originaria del Madagascar, è una vera potenza. Oltre a stimolare il sistema immunitario, è antivirale e antibatterico.

Puoi usarlo nel diffusore, o farne uno spray. Il suo odore è piacevole, ricorda l’Eucalipto, ed è utilissimo in periodi di influenze e raffreddori.

Un olio essenziale che anche mi piace molto e che uso è il Coriandolo, del quale ho già scritto.

Come alternativa abbiamo anche un’altra essenza piacevole, che è il Legno di Rosa. Questo olio essenziale proviene da un albero del Brasile che è stato decimato a causa della sua raccolta indiscriminata, quindi ad oggi possiamo usare un “sostituto”, che è il Legno di Ho. Questo olio essenziale è piacevole in diffusione nell’ambiente, e va bene nei periodi nei quali abbiamo bisogno di un supporto per il nostro sistema immunitario. Puoi farne anche dei pediluvi per esempio, mettendo 2-3 gocce di olio essenziale di Legno di Ho in un poco di sale grosso, che poi verserai nell’acqua calda.

Ci sono molti altri oli essenziali utili a rinforzarci e aiutarci; vedremo in un prossimo articolo quali piante mediterranee e quali spezie sono adatte a questo scopo.

Attenzione: questi oli essenziali sono molto attivi, e va prestata particolare attenzione ai bambini piccoli, donne in gravidanza e anziani. L’uso in diffusione nell’ambiente in genere non dà problemi, ma in situazioni particolari come queste, è meglio usare gli oli essenziali con parsimonia. Eucalipto e Ravintsara sono sconsigliati a chi ha problemi di asma.

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