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ritrovare la forza interiore – la resina omumbiri della namibia

[English version of the article – Finding your inner strength back – The Omumbiri resin]

Il popolo degli Himba vive in Namibia, nella parte nord-occidentale, nella regione del Kunene. Sono luoghi nei quali persone e piante devono convivere con una grande aridità. Una delle piante locali che dona una resina dal profumo profondo e interessante si chiama Commiphora wildii, o Omumbiri.

Photo: Yves Picq https://veton.picq.fr/

Questa resina si raccoglie senza incidere il tronco delle piante, perchè essuda naturalmente in risposta alla situazione climatica e ambientale. In genere sono le donne che raccolgono e utilizzano l’Omumbiri. La resina viene mescolata con grasso animale e terra ocra rossa, formando un impasto da applicare sulla pelle. Questo preparato protegge la pelle, la rigenera e cicatrizza.

Sebbene vi siano dei progetti locali di raccolta e distillazione dell’Omumbiri e di altre piante, è più facile reperire la resina grezza, che può essere facilmente apprezzata utilizzandola in fumigazione.

La resina ha un profumo pungente, fresco, quasi inebriante, unito a una nota profonda, calmante e che ci aiuta a rimanere centrati e radicati. E’ un profumo ideale quando abbiamo bisogno sia di una forza ispirante, sia di una fragranza che ci aiuti ad essere presenti nel qui e ora, rinfrancando il respiro e sostenendoci a trovare la nostra forza interiore.

profumo di mare – le lettere tra due mari di siri R.H. jacobsen

Le Lettere tra due mari è un libro appena uscito presso la casa editrice Iperborea; in esso viene rappresentato un dialogo intenso tra due mari (un oceano e un mare, entrambi di genere femminile).

Atlantica e Mediterranea sono le protagoniste di questo libro nel quale si scambiano una serie di lettere raccontando la propria vita interiore.

L’autrice è Siri Ranva Hjelm Jacobsen, di origine danese nata nel 1980. In questo libro vive un dialogo con l’artista visiva Dorte Naomi, ed è tradotta da Maria Valeria D’Avino.

Il testo parla di radici, radici che sono nell’acqua; il dialogo tra questi due esseri femminili che hanno milioni di anni è un verso percorso interiore e creativo. I temi affrontati sono la nascita, la crescita e alla fine una sorta di liberazione affrontata da due punti di vista, uno più maturo e uno più giovane.

La scrittura ritorna spesso alla sensorialità, in particolare al suono e alla sinestesia; il silenzio viene definito “verde alga”.

Da un punto di vista profumato, ricordiamo che in aromaterapia utilizziamo il Rosmarino, il Ros Marinus, ossia la “rugiada di mare”. Questo profumo, che a volte porta delle note saline, può aiutarci in diffusione dell’ambiente quando abbiamo voglia di respiro, di tono, di presenza mentale, di energia vitale.

Uno dei temi trattati è anche l’identità, l’essere se stessi; Mediterranea dice:

Un tempo ero piena e graziosa come seta. Canterellavo tutto il giorno, cullandomi nel mio vestito luccicante. Era quella la mia natura più profonda? Se è così, spero di non dimenticarmene,

In queste parole ritroviamo un pò il compito di non dimenticarci chi siamo; e ritorna la sensorialità, il tatto, il suono, la vista, il gesto.

Lettere tra due mari siri jacobsen iperborea