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Posso usare gli oli essenziali sul mio bambino? Aromaterapia e infanzia

Molte mamme mi scrivono e mi chiedono se gli oli essenziali si possono usare sui bambini. Domanda tipica: “Posso usare gli oli essenziali sul mio bambino?”. L’argomento è delicato, e ho deciso di parlarne perchè mi sono accorta che in rete ci sono una valanga di informazioni approssimative, se non frutto di fantasia o di copia e incolla.

Io considero gli oli essenziali degli amici, non ne ho paura, e sono consapevole che vanno usati con conoscenza. Detto questo, nel caso dei bambini, l’unico vero problema è che sono sensibili e i dosaggi non possono essere gli stessi che per adulti (sto parlando di dosaggi per applicazione esterna). La fascia di età di massima attenzione va da zero ai tre anni, momento nel quale si è particolarmente ricettivi alle sostanze, che poi nel tempo potrebbero sviluppare diventare allergie.

Quali sono le vie di applicazione degli oli essenziali per i bambini?

1- la diffusione nell’ambiente;

2- nei massaggi, o nelle applicazioni sulla pelle (preferibilmente dopo i tre anni, o in minimi dosaggi);

3- nel bagnetto;

4- la via orale NON si usa (almeno, io la sconsiglio…il fai da te deve avere dei limiti).

Quali sono le caratteristiche degli oli essenziali di cui tenere conto?

1- la dermocausticità (alcuni oli essenziali bruciano, ma NON tutti);

2- la fotosensibilizzazione (usando alcuni oli essenziali sotto il sole la pelle si macchia e brucia);

3- vari effetti collaterali in caso di patologie specifiche.

Detto questo, e presa un pò di paura, si tratta di capire che gli oli essenziali sono sostanze concentrate, forti, e con esse si ragiona a gocce, non a boccette.

Se sei totalmente inesperto, la cosa migliore che puoi fare è usare gli oli essenziali nel diffusore e usare solo gli oli vegetali sulla pelle del bambino, soprattutto tra gli zero e tre anni, e tenere un buon libro come  riferimento in casa. Gli esperimenti fai da te, senza neppure un testo di riferimento, non sono accettabili in aromaterapia.

Se sei inesperto, ma vuoi capire meglio cosa fa cosa, sicuramente un libro di riferimento è utile, ma poi non ci sono storie, bisogna studiare. E’ bello che oggi su internet in pochi secondi possiamo cercare le informazioni che ci servono; ma è impossibile fare aromaterapia cercando solo informazioni su internet. Puoi provarci, ma non funziona (resti pieno di dubbi…e ti credo! con quello che scrivono in giro!).

Imparare l’aromaterapia ti cambia la vita, la tua, quella della tua famiglia, e se hai bambini, migliora la vita di tuo figlio ora e per sempre. A me l’aromaterapia ha salvato la vita, interiore e fisica.

Un buon libro per l’aromaterapia dei bambini è un testo francese, che a me piace molto, e si chiama “Soigner ses enfants avec les huiles essentielles”, di Danièle Festy.

Posso usare gli oli essenziali per il mio bambino? Aromaterapia e infanzia
Il libro “Soigner ses enfants avec les huiles essentielles” di Danièle Festy

E’ un libro specifico sull’aromaterapia per l’infanzia, ed è pieno di consigli utili. Un libro eccellente.

Alcune domande a cui risponde il libro sono:

– Che cosa sono gli oli essenziali?

– Come vengono distillati?

– Come agiscono?

– Perchè fare aromaterapia per l’infanzia?

e tratta per esempio in modo specifico la tematica delle infezioni respiratorie, così comuni nei bambini:

influenza, rinofaringite, sinusite, angina, otite.

Premesso che una visita pediatrica è fondamentale, è anche vero però che diffondere per esempio nell’aria dell’olio essenziale di eucalipto e limone in caso di influenza per esempio, combatte la diffusione di microbi e virus, e garantisce una maggiore pulizia dell’ambiente (così magari poi non si ammala la famiglia intera…per contagio!).

A parte l’aiuto in caso di malattie, l’aromaterapia per i bambini è anche una dimensione di piacere e di conforto: aggiungere una goccia di lavanda al bagnetto è un vero godimento! Quando gli oli essenziali vengono messi in acqua è meglio che siano veicolati da un vettore, in questo caso per esempio del sale grosso.

 

Libro di aromaterapia per adulti e bambini

Un testo che non è specifico sull’infanzia, ma che consiglio da più di dieci anni (ebbene sì) è “Profumi celestiali”, edito da Tecniche nuove.

E’ un libro buono per cominciare, contiene un elenco esaustivo degli oli essenziali da NON usare, e segnala sempre la dermocausticità e la fotosensibilizzazione degli oli. E’ un prontuario di base molto ricco, perfetto per un “avvio” solido.

Il mondo degli oli essenziali è bellissimo e utile anche per i bambini, ma dobbiamo conoscere bene quello che stiamo facendo. La diffusione nell’ambiente è un veicolo ideale, si può profumare una intera stanza con poche gocce, e se pratichi il massaggio infantile, l’aggiunta di una goccia di olio essenziale di lavanda vera può rendere l’esperienza del bimbo ancora migliore (attenzione all’età del bambino, una goccia è già tanto, se ha pochi mesi, metti una goccia di olio essenziale nella boccetta di mandorle dolci che usi di solito, così sarà superdiluita).

Quindi: buonsenso e informazioni corrette. E tanta tanta felicità! 🙂

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Il profumo, o il cammino dell’uomo verso se stesso attraverso l’olfatto e gli aromi

La parola profumo contiene in sè tutta la sua storia, passata presente e futura: pro-fumo, fumigazione verso qualcosa, a beneficio di qualcosa e qualcuno; e qualcosa che va verso qualcos’altro…e va in alto.

Non ci pensiamo più a questo significato, e restiamo spesso impigliati nel credere che il profumo sia una di quelle sostanze che compriamo in flaconi di vetro ormai ovunque, anche al supermercato.

Quello lo possiamo considerare la maschera del profumo. Una specie di controfigura, controparte. Un pò come nella gioielleria si può scegliere una pietra colorata per far credere che ci sia una pietra preziosa…ma se ti avvicini ti accorgi che è falsa.

La profumeria attuale utilizza nella maggior parte dei casi delle sostanze di sintesi. Ci sono ricerche che costano alle aziende cifre spropositate per trovare nuove molecole che sappiano di qualcosa di interessante, e che possano essere riprodotte rispettando gli standard attuali. Anche in questo settore secondo me ci sono dei capolavori, ma in generale il prodotto chimico non mi fa impazzire…

C’è poi la profumeria naturale, un lavoro di nicchia, che utilizza gli oli essenziali e aromi naturali per produrre profumi portabili e gradevoli.

Questa è la figlia diretta della profumeria delle origini: prima della scoperta della chimica come capacità di riprodurre sostanze in laboratorio (metà dell’ottocento) i profumi erano prodotti con mille astuzie dai profumieri.

Eau Savage, profumeria e profumeria naturale
Un profumo che ha fatto storia...

La base di questi prodotti erano le materie prime: e ancora oggi per chi fa profumeria naturale, la qualità dei prodotti di base è fondamentale. Sarebbe difficile fare un profumo con aromi di bassa qualità perchè il profumo ha il compito di essere fresco, sottile, pervasivo quanto la natura permette. In questo senso, non sempre l’intensità e la persistenza (a volte insopportabile) dei profumi chimici è riproducibile…ma forse è meglio così!

Cercare un proprio profumo è come cercare se stessi. Cogliere le molte sfumature che ci attraversano e ci caratterizzano, ed elaborarle con l’olfatto. Creare un profumo è creare una magia, non tanto pensando agli altri, quanto pensando a se stessi.

Molti parlano del profumo come se fosse qualcosa da mettersi addosso pensando agli altri che lo annuseranno. Io credo esattamente il contrario. Io credo che il profumo debba essere una sostanza che mi faccia stare bene, perchè sono io che lo porto addosso e sono io che lo respiro tutto il giorno. Sottolineo: lo respiro tutto il giorno. Forse non ci rendiamo conto di cosa questo significhi…per noi e anche per gli altri.

Creare un profumo naturale per se stessi, o usare un profumo naturale già pronto è un atto d’amore verso di sè; è un atto di abbandono al sè profondo.

Mi rendo conto quando miscelo gli oli essenziali che per percepirli e comprenderli devo completamente aprirmi e ascoltare. Lo devo fare sia quando preparo una miscela perchè ho magari mal di schiena…sia quando creo un profumo che mi farà piacere mettere il giorno dopo.

Ogni odore, ogni olio essenziale ha in sè un messaggio e questo messaggio olfattivo può essere letto dal nostro naso come i nostri occhi vedono e come il nostro udito è in grado di ascoltare una musica.

Potremmo non conoscere le note della musica, ma siamo in grado di dire se ci piace o no…così il profumo. Le note del profumo sono le sue materie prime, gli oli essenziali con i quali si può fare aromaterapia. L’uso del profumo è un’aromaterapia interiore al massimo grado.

Aromaterapia e Profumeria natural
Il percorso interiore...foto di Spirit fire

I profumi spesso evocano immagini, paesaggi, momenti, quasi stessimo vedendo in quel momento delle fotografie. Possono essere così diretti da commuovere, così intriganti da lasciare perplessi su quale potrebbe essere la loro composizione. Se di un profumo comprendi tutta la composizione, usi la tua parte razionale e non ti abbandoni…mentre è importante esattamente il contrario, dimenticare di cosa è fatto e vivere un atto di abbandono.

Mi sono resa conto che l’unico modo di comprendere profondamente un profumo è abbandonarsi al profumo stesso. Permettere che la sostanza naturale ci porti delle suggestioni di ogni tipo. Già questo è un atteggiamento secondo me terapeutico, perchè l’ascolto e l’abbandono sono elementi essenziali dell’equilibrio nell’essere umano (che spesso invece è focalizzato quasi solo sul fare e sul non ascoltare, con risultati che vediamo ogni giorno).

L’aromaterapia quindi e l’attenzione agli aromi e alle loro combinazioni olfattive diventa quindi un cammino verso se stessi: suggestioni, immagini, gusto, ascolto, scelta, conoscenza…ci permettono di definirci meglio e di capire chi siamo…ogni giorno di più.