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ricette di autoproduzione di unguenti con gli oleoliti

Oggi proviamo a cimentarci con le creme e unguenti scatenando la nostra creatività e combinando erbe officinali e oli essenziali in base
alle diverse esigenze. Utilizzeremo anche gli oleoliti dei quali abbiamo parlato nel precedente articolo.

Le pomate anidre (unguenti) non contengono acqua e alcool. Non avranno bisogno di conservanti e sarà più semplice la preparazione.

Cominciamo con la crema alla calendula, un must da avere sempre a portata di mano e molto versatile.
Ha notevoli proprietà cicatrizzanti, antinfiammatorie, lenitive protettive e antimicotiche.
Porta enorme sollievo in caso di pelle screpolata, geloni, allevia il prurito, protegge dagli agenti esterni, dal freddo, ed è ottima per le pelli arrossate dei bambini.
Io la uso per le mani, per le labbra e in generale quando ho la pelle molto secca e arrossata.

Ingredienti:
45 gr. di oleolito di calendula
10 gr. di cera d’api
7 gocce di oli essenziali di arancio dolce e lavanda.

Puoi decidere tu la densità che preferisci aggiungendo o diminuendo la quantità di oleolito.

Procedura:
Scaldare a bagnomaria l’oleolito insieme alla cera d’api a fuoco molto basso (non superare i 60 gradi).
Togliere dal fuoco il tutto quando la cera d’api sarà completamente sciolta e aspettare qualche secondo che la temperatura si abbassi per aggiungere gli oli essenziali.

Versare in contenitori di vetro, possibilmente scuri e riciclati, la crema ancora calda. Chiudere i vasi quando la crema è raffreddata.

Burro antisettico e nutriente per mani dalla pelle elastica e idratata in profondità.

Ingredienti
35 ml di oleolito di rosmarino
10 gr di burro di karitè
10 gr di cera d’api
3 gocce di olio essenziale di lavanda
3 gocce di olio essenziale di limone
3 gocce di olio essenziale di eucalipto

Sciogliere il burro di Karitè e la cera d’api a bagnomaria, aggiungere l’oleolito di rosmarino, e infine aggiungere gli oli essenziali.
Puoi decidere tu la densità che preferisci aggiungendo o diminuendo la quantità di oleolito.

Prova a sperimentare queste ricette mettendoti all’opera!

Buon divertimento e a presto con nuove ricette e incontri dal vivo (appena possibile!), per i nostri corsi residenziali insieme a Elena Cobez nella fiabesca cornice della Selva Positano!

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Questo articolo è stato scritto da Martha Rubino de La Selva di Positano. Martha si occupa di cosmetica naturale e ospita alla Selva percorsi di formazione in aromaterapia e altre discipline olistiche quali lo yoga. https://laselvacosmetici.com/

come realizzare un oleolito di piante aromatiche

[English version of the article – How to prepare herbal infused oils]

Possiamo realizzare rimedi naturali, con pochi mezzi, stimolando la creatività e lasciandoci ispirare dalla natura.

Il primo passo che ti propongo di compiere in questa direzione, che poi è stato anche il mio quando sono venuta a vivere qui alla Selva molti anni fa, è quello di imparare a fare un oleolito.

Gli oleoliti sono estratti di erbe in olio, sono ricchissimi di principi attivi liposolubili e si prestano ottimamente come base per molti preparati casalinghi.

Sono facili da realizzare e una volta pronti, si conservano fino a due anni mantenendo intatte le loro proprietà.

Preparazione

Una volta raccolte le erbe, vanno fatte seccare per un paio di giorni in un sacchetto di carta per far asciugare l’acqua di vegetazione della pianta. Se abiti in città, puoi acquistarle fresche e farle seccare.

Successivamente vanno sistemate con cura in un barattolo di vetro che andrà riempito con le nostre erbe per non più di tre quarti del barattolo stesso.

Ricopri le erbe con olio. Consiglio l’olio d’oliva, di jojoba o di girasole deodorato perché non si alterano facilmente e rispondono bene all’esposizione al calore durante la preparazione.

Il barattolo deve essere coperto con una garza in modo da far traspirare i residui di umidità all’interno; di notte si chiude col tappo e possibilmente si ritira in casa.

La macerazione avviene solitamente al sole o se è inverno vicino a una fonte di calore che non sia diretta per 28 giorni. Durante questo periodo è bene smuovere il barattolo frequentemente, anche una volta al giorno.

Trascorso questo tempo le erbe dovranno essere filtrate e torchiate con una garza a trama fine in maniera da raccogliere l’olio residuo nelle foglie.

L’olio ottenuto dopo la filtrazione si lascia riposare per un paio di giorni così che eventuali residui si depositino e possano essere ulteriormente filtrati.

Con le piante che contengono molta acqua è possibile trovare nel barattolo la parte liquida separata dall’olio, in questo caso va tolta per non compromettere la conservazione del prodotto.

Conservazione: la conservazione ideale avviene in bottiglie di vetro scure ben chiuse, in un ambiente fresco e asciutto.

Quali piante utilizzare? Sono molte le piante officinali che si prestano a questo preparato.

Ad es. il rosmariono, la calendula, l’iperico, l’alloro…  e qui entra in campo la tua fantasia e il tuo istinto!

Puoi utilizzare il tuo oleolito puro o come ingrediente di base per molte ricette. Eccoti alcuni suggerimenti.

L’oleolito di rosmarino è un ottimo alleato da tenere sempre in casa.

Ha un’azione analgesica e antispasmodica, rilassa i muscoli e le tensioni. E’ quindi un ottimo olio da massaggio anche in caso di crampi, dolori mestruali, mal di pancia, mal di stomaco. Versa un cucchiaio di oleolito al rosmarino sul palmo della mano e massaggia con lenti movimenti circolari. Dovresti sentire rapidamente una sensazione di un sollievo.

L’oleolito di rosmarino è un ottimo siero anti age, tonifica la pelle e previene le rughe. Dal rosmarino si estraeva la famosa Acqua della Regina d’Ungheria

Sappiamo anche che la sua essenza è un riattivante ed è ottima per la concentrazione e la memoria.

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Questo articolo è stato scritto da Martha Rubino de La Selva di Positano. Martha si occupa di cosmetica naturale e ospita alla Selva percorsi di formazione in aromaterapia e altre discipline olistiche quali lo yoga. https://laselvacosmetici.com/