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il profumo della terra

Madre delle piante e generatrice di tutte le cose, salda, vastissima Terra, sostenuta dalla Legge Celeste, amorevole e gradevole è ella. Possiamo noi per sempre dimorare nel tuo grembo, andando e venendo!

[Bhumi sukta (Inno alla Terra)]

Ho davanti a me una donna che culla il suo bambino canticchiando, seduta in una Cascina di Milano che è diventata rifugio anche per me. Qui il tempo è sospeso, si respira un’aria di altri tempi. I volti delle persone sono distesi.

Tiro fuori la mia scatola delle essenze, in cui conservo una boccetta di Mitti attar, il profumo della terra. Per incontrare questa fragranza qualche anno fa siamo andati fino in India, facendo un viaggio con risvolti avventurosi…sperimentando da vicino la realtà di quei luoghi e di quella cultura.

I panetti di terra a Kannauj, India. Foto mia.

In una cittadina nel nord est dell’India, Kannauj, viene prodotta l’essenza della terra. Il pensiero poetico da cui scaturisce è il desiderio di ricreare il profumo che emette la terra alle prime piogge monsoniche. Per farlo, vengono distillati panetti di terra precedentemente cotti. La terra infatti conserva in sè molecole olfattive delle piante del territorio di cui fa parte, e quando viene distillata le rilascia. Mi ha sempre affascinato l’idea che giorno dopo giorno, nella terra sulla quale camminiamo, si sedimentino essenze delle piante circostanti; la terra diventa così una memoria olfattiva del tempo che passa…

Alcuni ricercatori del MIT sono riusciti a filmare il processo attraverso il quale le gocce di pioggia liberano nell’aria sostanze olfattive e non solo, come possiamo vedere nel video qui sopra…

Per quanto riguarda il Mitti attar, la parte profumata estratta dalla terra veniva storicamente fissata su olio essenziale di sandalo. Oggi, visti i costi e la mancanza di questa materia prima (intendo il Santalum album), il Mitti attar viene fissato spesso su basi sintetiche.

La poesia di questo profumo resta però intatta, perchè risponde a un desiderio collettivo di portare con sè la propria terra, in un momento particolarmente magico, quando dopo siccità e calore, ritorna l’umidità e il benessere della pioggia…profumo di sollievo e di vita.

Un viaggio in India…disegnato a mano! Verso la patria del massaggio ayurvedico e dell’Ayurveda

Mi sento di parlarti oggi di un libro che ritengo bellissimo. Si tratta di un carnet di viaggio di Stefano Faravelli che ha come luogo di scoperta l’India. Questo libro, sfogliandolo, mi riporta molti ricordi di quando andai in India, sia per motivi di ricerca personale, sia per approfondire l’Ayurveda e il massaggio ayurvedico.

Faravelli viaggia in tutta l’India, sia nord che sud, e passa per una città che ho avuto la fortuna di vedere anch’io, Mysore. I suoi bellissimi disegni sono molto evocativi. La tematica è la ricerca dell’elefante, come animale simbolo. Di elefanti ne ho visti parecchi in India, e vederli disegnati ora mi ha ricordato tante situazioni viste e vissute.

Che dire: se sei stato in India, ti consiglio questo libro per rivedere cose che hai visto anche tu, in chiave artistica e poetica. Se non sei mai stato in India, questo libro potrebbe farti venir voglia di andare…non solo per imparare il massaggio ayurvedico, ma per conoscere una nazione ricchissima di diversità e piena di cultura autentica.

Se lo conosci dimmi cosa ne pensi…io l’ho trovato bellissimo!