Oligoelementi: un aiuto naturale per un riequilibrio funzionale

[English version of the article – Oligo.elements, natural supplementation for functional balance]

Tutti noi conosciamo gli “elementi” (noti anche come “minerali”) e la loro importanza per il corretto funzionamento del nostro organismo. Molte persone infatti già li assumono, sotto forma di integratori, per colmare degli stati di effettiva carenza: pensiamo a Magnesio, Ferro, Potassio, ecc. In questi casi è necessario introdurre una notevole quantità di elemento.

Quando parliamo di “oligoelementi” (dal greco oligos=poco) invece ci riferiamo agli stessi elementi, ma assunti in piccolissime quantità, eppure sufficienti per adempiere due importantissime funzioni. Vediamo quali.

La prima è una funzione catalitica: gli oligoelementi catalizzano delle reazioni enzimatiche, cioè legandosi ad enzimi facilitano e accelerano alcune funzioni metaboliche e di regolazione cellulare. Per questo sono utili in tutti quei disturbi in cui il problema è un’alterazione di funzione, non uno stato lesionale, dovuta probabilmente ad un tentativo di adattamento dell’organismo alle circostanze che sta vivendo. Ad esempio, la persona che non dorme perché ha raggiunto un livello di stress tale da aver alterato il suo rapporto sonno-veglia. Non c’è nessuna lesione di organo, ma solo un’alterazione di una funzione. Qui gli oligoelementi funzionano.

La seconda è una funzione dechelatrice. In molti casi la carenza di un oligoelemento è dovuta al fatto che il minerale, pur essendo presente nel corpo, non è biodisponibile, cioè non è a disposizione, perché è chelato. Gli oligoelementi favoriscono delle reazioni di de-chelazione, cioè di liberazione, di sblocco dei minerali che abbiamo già in corpo, perché introdotti con l’alimentazione o con integratori. Comprendiamo bene l’importanza anche di questa funzione.

Se è vero che gli oligoelementi non hanno controindicazioni particolari, è sempre bene rivolgersi a un naturopata competente per scegliere quelli più utili a noi.
Tuttavia, in linea generale, gli oligoelementi che in questo momento più ci possono aiutare sono: Rame-Oro-Argento, Manganese-Rame, Zinco, Selenio.

Rame-Oro-Argento è l’oligoelemento dell’energia, del calo di energia vitale, dell’esaurimento fisico e psicologico. E’ il rimedio di elezione per l’anziano e per chi ha patologie croniche, dove ha un’azione di supporto, ma è nei giovani adulti che il suo effetto di
ricarica si fa sentire meglio e più velocemente.

Manganese-Rame è indicato per quelle persone con poca energia fin dal risveglio e che hanno da sempre la tendenza ad ammalarsi frequentemente, con recidive e lunghe convalescenze. Essendo il loro rimedio “di base”, può essere utile in questo momento, per
affrontare al meglio l’emergenza. 

Zinco è l’oligoelemento del sistema immunitario, consigliato in caso di disfunzioni, di debolezza e di aumentato rischio, ma è anche utile nelle patologie infiammatorie dell’intestino e nelle intolleranze alimentari, e spesso anche nelle depressioni e alterazioni del sonno. Poiché una grande percentuale del nostro sistema immunitario risiede nell’intestino, è una buona idea assumerlo in questo momento.

Selenio è l’oligoelemento antiossidante per eccellenza. Contrastando i processi ossidativi, rallenta l’invecchiamento cellulare e quindi mantiene più giovani anche le nostre capacità di risposta alle aggressioni.

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Questo articolo è di Elisabetta Torricelli, naturopata e titolare dell’erboristeria “L’Antologia” di via Molino delle Armi 3 a Milano: https://www.facebook.com/erboristerialantologia/

Elisabetta offre consulenze di naturopatia, e spedisce i prodotti erboristici tramite corriere a Milano e su richiesta in altre zone d’Italia.

quando venere incontrò le pleiadi…

Molte notti vidi le Pleiadi,
sorgenti attraverso l’aria serena,
brillare come uno sciame di lucciole
aggrovigliate in una treccia d’argento.

[Tennyson]

Photo: https://deography.com/


Venere, conscia del suo splendore, passeggiava fiera per il Cielo. Venere Urania, come raccontano gli inni orfici. Nelle sue lunghe passeggiate non potè non notare, una sera, sette luminose sorelle che giocavano in cielo. Alcune erano di una bellezza estasiante, altre sembravano più semplici. Venere si ingelosì, ma il suo amore per la bellezza prevalse: volle conoscere le sorelle.

“Chi siete?” chiese loro.

Le donne si guardarono – non avevano mai visto una presenza femminile così elegante e bella. “Noi siamo sette stelle, le Pleiadi. Ci chiamiamo Asterope, Merope, Elettra, Maia, Taigete, Celaeno e Alcyone. E tu chi sei, bella signora?”.

Venere aggrottò un pò il sopracciglio. “Bella signora? Io sono una dea!”. Poi calmandosi, disse: “Io sono Venere, dea della bellezza. Stavo passeggiando e vi ho viste… avete un candore raro, il vostro gioco era leggiadro. Di chi siete figlie?” – “Nostro padre è Atlante, colui che porta la volta celeste sulle spalle, e nostra madre è Pleione, figlia di Oceano e di Teti”.

Venere le guardò attentamente. “Voi dunque siete figlie del mare…un luogo a me caro” disse, portandosi la mano verso il volto, quasi a ricordare le carezze dei flutti che la accolsero alla sua nascita. “Continuate la vostra danza, mi rallegra l’animo. Sceglierò poi una di voi che danzerà con me”.

Le sette sorelle ripresero la loro danza, muovendosi circolarmente, poi come fossero un serpente che cercava la propria coda, si rincorsero l’una con l’altra, ridendo, scherzando e muovendo le loro vesti grazie ai soffi di Eolo.
In quell’istante Venere le fermò. “Tu!” disse, indicando fulminea la sorella che era vicina a lei. Maia, la più bella, si fece avanti. “Divina, io sono Maia, cosa posso fare per te?”- “Danza con me, Maia. Danza con me”.

Venere le prese la mano, e i loro sguardi si incontrarono. Iniziarono a muoversi, nel cielo terso, mentre molte stelle le guardavano. Persino Aldebaran, stella gigante della Costellazione del Toro, si voltò.
I loro piedi si muovevano senza peso, i loro corpi danzavano senza fatica. Venere si illuminava di una bellezza senza precedenti, mentre Maia sentiva il sangue scorrere nelle vene, la pelle rigenerarsi, un sorriso di felicità le permeava il volto senza permetterle di tirarsi indietro. La passione e la vitalità di Venere rinnovava e stimolava i suoi sensi.

Un profumo si sparse nel cielo, un profumo che presagiva la primavera.

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Venerdì 3 aprile il pianeta Venere “incontra” le Pleiadi in cielo, ed è un fenomeno visibile. Puoi seguire questo momento speciale anche online collegandoti ad un Telescopio Virtuale: https://www.virtualtelescope.eu/2020/01/15/venus-meets-the-pleiades-online-event-3-apr-2020/

Esperienze olfattive che connettono

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