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Profumi e racconti di natale – le lettere di tolkien

Per questo Natale ho scelto un libro particolare, Le Lettere da Babbo Natale scritte da Tolkien. In questo libro, apparentemente per bambini, esce l’anima dello scrittore e l’affetto che provava per i suoi figli. In questa capacità di voler bene possiamo rispecchiarci, e troviamo delle aperture su grandi temi: essere genitore e sviluppare una capacità di inventare e immaginare per i propri figli; trovare la capacità di narrare scrivendo lettere; e il disegno, come strumento affettivo e comunicativo.

Disegno di Tolkien

Tolkien e la sua famiglia attraversano crisi economiche e politiche: nelle sue lettere però traspaiono semplicità, leggerezza, affetto e colore, anche nei momenti bui.

La scrittura coinvolge, rappresentando con varie forme calligrafiche sia Babbo Natale che alcuni suoi aiutanti: così negli anni – le lettere coprono un arco di 23 anni – si crea una narrazione corale, con personaggi ricchi di simpatia, tenerezza. e che tra loro si aiutano e si contrastano con simpatica burrascosità.

Per accompagnare questa lettura, ti propongo due sinergie profumate:

Abete balsamico, o.ess. 4 gc

Mandarino o.ess. 4 gc

Cannella foglie o.ess.1gc

Una sinergia che porta respiro, leggerezza e condivisione; l’abete ci riporta nelle foreste e la sinergia ci accompagna con la piacevolezza del mandarino e il calore della cannella.

oppure…

Elemi olio ess. 3 gc

Lime olio ess. 4 gc

Zenzero 2 gc

L’Elemi ci porta il calore delle resine che si unisce alla capacità di riscaldare e stimolare dello zenzero; con il Lime la sinergia si arrotonda e trova una luminosità leggera. Questa sinergia ci porta in un paesaggio caldo e luminoso.

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Trovi il libro di Tolkien nelle edizioni Bompiani – “Le lettere da Babbo Natale”; ho scelto questo libro col supporto di Silvia Dionisi della Libreria L’Altracittà di Roma https://libreria.laltracittaroma.com/

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Buon Natale!

quando venere incontrò le pleiadi…

Molte notti vidi le Pleiadi,
sorgenti attraverso l’aria serena,
brillare come uno sciame di lucciole
aggrovigliate in una treccia d’argento.

[Tennyson]

Photo: https://deography.com/


Venere, conscia del suo splendore, passeggiava fiera per il Cielo. Venere Urania, come raccontano gli inni orfici. Nelle sue lunghe passeggiate non potè non notare, una sera, sette luminose sorelle che giocavano in cielo. Alcune erano di una bellezza estasiante, altre sembravano più semplici. Venere si ingelosì, ma il suo amore per la bellezza prevalse: volle conoscere le sorelle.

“Chi siete?” chiese loro.

Le donne si guardarono – non avevano mai visto una presenza femminile così elegante e bella. “Noi siamo sette stelle, le Pleiadi. Ci chiamiamo Asterope, Merope, Elettra, Maia, Taigete, Celaeno e Alcyone. E tu chi sei, bella signora?”.

Venere aggrottò un pò il sopracciglio. “Bella signora? Io sono una dea!”. Poi calmandosi, disse: “Io sono Venere, dea della bellezza. Stavo passeggiando e vi ho viste… avete un candore raro, il vostro gioco era leggiadro. Di chi siete figlie?” – “Nostro padre è Atlante, colui che porta la volta celeste sulle spalle, e nostra madre è Pleione, figlia di Oceano e di Teti”.

Venere le guardò attentamente. “Voi dunque siete figlie del mare…un luogo a me caro” disse, portandosi la mano verso il volto, quasi a ricordare le carezze dei flutti che la accolsero alla sua nascita. “Continuate la vostra danza, mi rallegra l’animo. Sceglierò poi una di voi che danzerà con me”.

Le sette sorelle ripresero la loro danza, muovendosi circolarmente, poi come fossero un serpente che cercava la propria coda, si rincorsero l’una con l’altra, ridendo, scherzando e muovendo le loro vesti grazie ai soffi di Eolo.
In quell’istante Venere le fermò. “Tu!” disse, indicando fulminea la sorella che era vicina a lei. Maia, la più bella, si fece avanti. “Divina, io sono Maia, cosa posso fare per te?”- “Danza con me, Maia. Danza con me”.

Venere le prese la mano, e i loro sguardi si incontrarono. Iniziarono a muoversi, nel cielo terso, mentre molte stelle le guardavano. Persino Aldebaran, stella gigante della Costellazione del Toro, si voltò.
I loro piedi si muovevano senza peso, i loro corpi danzavano senza fatica. Venere si illuminava di una bellezza senza precedenti, mentre Maia sentiva il sangue scorrere nelle vene, la pelle rigenerarsi, un sorriso di felicità le permeava il volto senza permetterle di tirarsi indietro. La passione e la vitalità di Venere rinnovava e stimolava i suoi sensi.

Un profumo si sparse nel cielo, un profumo che presagiva la primavera.

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Venerdì 3 aprile il pianeta Venere “incontra” le Pleiadi in cielo, ed è un fenomeno visibile. Puoi seguire questo momento speciale anche online collegandoti ad un Telescopio Virtuale: https://www.virtualtelescope.eu/2020/01/15/venus-meets-the-pleiades-online-event-3-apr-2020/