Apicio e i Vini profumati dell’Antica Roma – I Profumi antichi

Quando ci inoltriamo nelle ricette dei profumi dell’antichità, spesso incontriamo anche molte ricette culinarie e medicamentose. Per le ricette dell’antica Roma sicuramente un punto di riferimento è il De Coquinaria di Marco Gavio Apicio (25 a. C.-37 d.C.). Apicio ci offre una varietà infinita di ricette, tra le quali spiccano nel libro primo una serie di preparazioni di vini aromatici, che ci permettono di capire quale fosse il gusto dell’epoca non solo da un punto di vista gustativo, ma anche olfattivo.

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Una delle ricette presenti ci parla di un vino speziato, costituito da 6 parti di miele e 2 parti di vino, riscaldati per lungo tempo, ai quali poi viene aggiunta la speziatura: pepe, resina di lentisco, nardo o foglie di alloro e stigmi di zafferano. Questo concentrato viene successivamente diluito in vino, in modo da aromatizzarlo.

Già da questa prima ricetta vediamo come la scelta aromatica molto si avvicina ai profumi usati nella stessa epoca: nell’antica Roma si utilizzavano sicuramente profumi creati con tutte queste essenze, e Plinio il Vecchio parla diffusamente delle materie prime usate in profumeria antica.

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Apicio ci parla anche del Rosatum, il vino alla Rosa, che viene prodotti cogliendo i petali delle rose profumate, messi in un sacchetto di lino e immersi nel vino. Dopo sette giorni si toglie il sacchetto e si sostituisce con un sacchetto di petali nuovi, e si ripete la procedura dopo altri sette giorni. Alla fine del procedimento si filtra e si aggiunge del miele a piacere.

Con la stessa ricetta si prepara il Violatium, il vino alla Violetta; e trovo divertente la ricetta del “vino alla Rosa senza Rose :-)”, cioè il Rosatum sine Rosa, nel quale impariamo che le foglie fresche del limone vengono immerse nel vino, e dopo quaranta giorni vengono tolte. Questa preparazione viene poi data come “Rosatum” anche se di Rosa non c’è traccia.

La Rosa costituisce anche un profumo dell’antichità non solo romana; il Rhodinon era un profumo conosciuto sin dall’antichità a base di Rosa, che conteneva anche il Calamo e altre sostanze.

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