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Uno spray aromatico per I raffreddori d’autunno

In questo periodo iniziano le prime infreddature e magari abbiamo bisogno di qualcosa che ci dia una mano a respirare meglio, in casa e quando siamo in giro o sul lavoro.

Ecco allora che abbiamo a disposizione i nostri oli essenziali, che andremo a utilizzare singolarmente o in sinergie specifiche.

Il primo olio essenziale da tenere presente e facile da reperire, è l’Eucalipto. La versione più diffusa è l’Eucaliptus globulus, ma trovo piacevoli e interessanti anche l’Eucalipto radiata e l’Eucalipto smithii. Entrambi hanno buone qualità antibatteriche e antivirali, e allo stesso tempo risultano meno aggressivi del globulus. Almeno uno di questi eucalipti in casa ci deve essere…

Koala su Eucalipto, Lone Pine Koala Sanctuary, www.koala.net

Il Tea tree e’ un’altra essenza del kit dei fondamentali, ne avevo scritto qui, in casa a mio parere è meglio sempre averlo.

E poi? Quali profumi possiamo aggiungere alla diffusione d’ambiente o a uno spray autoprodotto?

Suggerisco per esempio l’olio essenziale di pompelmo (Citrus paradisi). Olfattivamente accattivante, di certo aiuta a purificare l’aria e risulta benefico per l’umore, oltre a smorzare un po’ il profumo “medicinale” degli eucalipti e del tea tree.

Se vogliamo fare uno spray, prendiamo un flacone spray da 30 ml, possibilmente in vetro, e versiamo della vodka o dell’alcol alimentare a 95 gradi.

Aggiungiamo quindi 20 gocce di Eucalipto, 10 gocce di Tea tree e 20 gocce di Pompelmo. Spruzziamo negli ambienti in cui siamo o su un fazzolettino di carta, e annusiamo un po’.

Buoni esperimenti per un autunno più “protetto” e profumato!

Una nota di attenzione: nel caso di soggetti asmatici fare attenzione all’uso di sostanze balsamiche, mai ingerire oli essenziali come gli eucalipti.

Solstizio d’inverno e la luce interiore – lascia andare e lascia arrivare

I solstizi sono momenti intensi, con energie forti che parlano di passaggi significativi. Nel solstizio invernale a dicembre, la grande luce che vediamo a picco in alto a giugno, corre a picco nella direzione complementare, cioè verso l’interno. Siamo “biologicamente” spinti verso la nostra interiorità, e nella nostra cultura attuale questo deve trovare un dialogo con i ritmi di dicembre, che spesso sono piuttosto frenetici e in parte caotici.

Mentre gli equinozi sono momenti di equilibrio, di taratura, i solstizi sono momenti apicali e quindi il “voltare pagina” può essere abbastanza intenso – a dire che invece di sentire un morbido passaggio, possiamo sentire un aut/aut, nessun chiaroscuro, anzi un bel bianco o nero, un si o no che parlano chiaro. Se hai necessità di fare delle scelte, i solstizi sono momenti propizi; e in particolare il solstizio invernale parla di scelte interiori, fatte seguendo la propria luce più intima che può essere espressa anche a parole, spiegando il proprio sentire e le proprie motivazioni.

In questo caso, ciò che deve andare, è bene che vada…non trattenere, se puoi. Allo stesso tempo, apriti alla possibilità che arrivi qualcosa di nuovo, o cogli ciò che ti sembra più affine a te stesso, qui e ora perchè porta le tracce del tuo prossimo futuro.

arancio dolce natale solstizio inverno

Per facilitare questo passaggio, è bene ritagliarsi qualche momento rituale, prendendosi del tempo per una tazza di buona tisana o caffè, accendere un incenso, diffondere le essenze, farsi un pediluvio o un massaggio ai piedi 🙂 Le piccole cose e i piccoli gesti ci permettono di creare dei momenti di “smaltimento” e recupero delle energie. In questo periodo è fondamentale, soprattutto se ci sentiamo sovraccarichi.

Diffondere essenze agrumate come mandarino, arancio dolce, pompelmo, può essere confortevole e confortante. Per stemperare le energie per certi versi estreme del solstizio, ricordiamoci di darci dei momenti “cuscinetto”, in modo da attutire il passaggio, e permettere alla nostra luce interiore di trovare spazio e nutrimento, perchè è ciò che ci anima e che ci rende umani.

Una semplice ricetta può essere, nel diffusore:

5 gocce di olio essenziale di pompelmo

3 gocce di olio essenziale di arancio dolce

3 gocce di olio essenziale di mandarino

Per un solstizio – e un Natale – col sorriso, il buonumore, e un momento di leggerezza del cuore.

Citando Rudolf Steiner: “Quando in questo tempo accendiamo le candele sull’albero di Natale, l’anima umana sente come se il simbolo di una realtà eterna sorgesse dinanzi al suo sguardo spirituale e vi fosse lì immutabile sin da un lontanissimo passato. Quando in autunno la natura esteriore pian piano appassisce, quando le azioni del Sole nella luce esteriore cadono come in uno stato di assopimento e gli organi della percezione esteriore dell’uomo debbono ritirarsi dai fenomeni del mondo dei sensi, l’anima ha la possibilità – o meglio non solo la possibilità, ma l’esigenza – di rientrare nelle sue più recondite profondità in modo da sentire e sperimentare che quando la luce esteriore del Sole diminuisce ed il calore si affievolisce, ora è il tempo in cui l’anima pu ritirarsi nell’oscurità esterna, ma pu in compenso trovare nella propria interiorità la luce spirituale.”