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riflessioni profumate sul solstizio d’estate

Oggi scrivo per festeggiare il solstizio d’Estate. Questo momento cosi intenso che si presenta nella vita di ognuno di noi in modo diverso, ma che allo stesso tempo conserva un tratto comune per tutti. Il Solstizio d’Estate ha un’energia propulsiva, individuante, che puo’ darci una sensazione di “via tutti”… insomma di stare con se stessi oppure con gli altri che sentono la stessa esigenza. Questo energia non e’ comoda, anzi predispone a pensieri e azioni orientati alla scoperta di se stessi e all’espressione di questa unica individualita’ che ognuno di noi e’. Mi sembra che il dono piu’ grande che possiamo fare a noi stessi e agli altri, e’ proprio di favorire lo sviluppo di questa unicita’, rimanendo in relazione con gli altri e col mondo, consapevoli della massima “fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te stesso”.


Una dimensione interiore di liberta’ si puo’ conquistare anche quando le circostanze esterne non sono esattamente come vorremmo; il Sole solstiziale ci invita ad attivare il nostro sole interiore e a fare luce e portare calorie umano ovunque ci sia possibile. Ci invita anche a rintracciare la sorgente che vive in noi e che con la sua forza puo’ condurci per mano anche nei momento piu’ difficili. Il Solstizio ci invita a splendere e a riconoscere lo splendore che abita gli altri. Con questa intensita’ di luce, prepariamoci a scoprire nuove parti di noi stessi, a restare meravigliati dalla bellezza degli altri e del mondo naturale.


Accendiamo il diffusore e mettiamo della Boswellia sacra, olio essenziale di incenso (vedi qui degli approfondimenti su questo tipo di essenze nella tradizione del sacro). Oppure utilizziamo dei grani di incenso in fumigazione. Queste sono giornate che “spingono verso l’alto” e quindi non esitiamo a concederci dei momenti speciali, laddove raccoglierci e festeggiare questo momento cosi’ vivo e intenso.
Aromaticamente parlando, potremmo diffondere anche dell’assoluta di Tiglio e laddove non fosse disponibile, in questo periodo possiamo trovare facilmente un albero di Tiglio fiorito sotto il quale farci inebriare dal suo profumo dolce ed elevante.

Il Tiglio e’ un albero considerato sacro da molte tradizioni, e tra i miti greci troviamo quello di Filemone e Bauci, un mito d’amore nel quale i due vengono trasformati in quercia e tiglio, e rimangono insieme per sempre.

Solstizio d’inverno e la luce interiore – lascia andare e lascia arrivare

I solstizi sono momenti intensi, con energie forti che parlano di passaggi significativi. Nel solstizio invernale a dicembre, la grande luce che vediamo a picco in alto a giugno, corre a picco nella direzione complementare, cioè verso l’interno. Siamo “biologicamente” spinti verso la nostra interiorità, e nella nostra cultura attuale questo deve trovare un dialogo con i ritmi di dicembre, che spesso sono piuttosto frenetici e in parte caotici.

Mentre gli equinozi sono momenti di equilibrio, di taratura, i solstizi sono momenti apicali e quindi il “voltare pagina” può essere abbastanza intenso – a dire che invece di sentire un morbido passaggio, possiamo sentire un aut/aut, nessun chiaroscuro, anzi un bel bianco o nero, un si o no che parlano chiaro. Se hai necessità di fare delle scelte, i solstizi sono momenti propizi; e in particolare il solstizio invernale parla di scelte interiori, fatte seguendo la propria luce più intima che può essere espressa anche a parole, spiegando il proprio sentire e le proprie motivazioni.

In questo caso, ciò che deve andare, è bene che vada…non trattenere, se puoi. Allo stesso tempo, apriti alla possibilità che arrivi qualcosa di nuovo, o cogli ciò che ti sembra più affine a te stesso, qui e ora perchè porta le tracce del tuo prossimo futuro.

arancio dolce natale solstizio inverno

Per facilitare questo passaggio, è bene ritagliarsi qualche momento rituale, prendendosi del tempo per una tazza di buona tisana o caffè, accendere un incenso, diffondere le essenze, farsi un pediluvio o un massaggio ai piedi 🙂 Le piccole cose e i piccoli gesti ci permettono di creare dei momenti di “smaltimento” e recupero delle energie. In questo periodo è fondamentale, soprattutto se ci sentiamo sovraccarichi.

Diffondere essenze agrumate come mandarino, arancio dolce, pompelmo, può essere confortevole e confortante. Per stemperare le energie per certi versi estreme del solstizio, ricordiamoci di darci dei momenti “cuscinetto”, in modo da attutire il passaggio, e permettere alla nostra luce interiore di trovare spazio e nutrimento, perchè è ciò che ci anima e che ci rende umani.

Una semplice ricetta può essere, nel diffusore:

5 gocce di olio essenziale di pompelmo

3 gocce di olio essenziale di arancio dolce

3 gocce di olio essenziale di mandarino

Per un solstizio – e un Natale – col sorriso, il buonumore, e un momento di leggerezza del cuore.

Citando Rudolf Steiner: “Quando in questo tempo accendiamo le candele sull’albero di Natale, l’anima umana sente come se il simbolo di una realtà eterna sorgesse dinanzi al suo sguardo spirituale e vi fosse lì immutabile sin da un lontanissimo passato. Quando in autunno la natura esteriore pian piano appassisce, quando le azioni del Sole nella luce esteriore cadono come in uno stato di assopimento e gli organi della percezione esteriore dell’uomo debbono ritirarsi dai fenomeni del mondo dei sensi, l’anima ha la possibilità – o meglio non solo la possibilità, ma l’esigenza – di rientrare nelle sue più recondite profondità in modo da sentire e sperimentare che quando la luce esteriore del Sole diminuisce ed il calore si affievolisce, ora è il tempo in cui l’anima pu ritirarsi nell’oscurità esterna, ma pu in compenso trovare nella propria interiorità la luce spirituale.”