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Solstizio d’inverno e la luce interiore – lascia andare e lascia arrivare

I solstizi sono momenti intensi, con energie forti che parlano di passaggi significativi. Nel solstizio invernale a dicembre, la grande luce che vediamo a picco in alto a giugno, corre a picco nella direzione complementare, cioè verso l’interno. Siamo “biologicamente” spinti verso la nostra interiorità, e nella nostra cultura attuale questo deve trovare un dialogo con i ritmi di dicembre, che spesso sono piuttosto frenetici e in parte caotici.

Mentre gli equinozi sono momenti di equilibrio, di taratura, i solstizi sono momenti apicali e quindi il “voltare pagina” può essere abbastanza intenso – a dire che invece di sentire un morbido passaggio, possiamo sentire un aut/aut, nessun chiaroscuro, anzi un bel bianco o nero, un si o no che parlano chiaro. Se hai necessità di fare delle scelte, i solstizi sono momenti propizi; e in particolare il solstizio invernale parla di scelte interiori, fatte seguendo la propria luce più intima che può essere espressa anche a parole, spiegando il proprio sentire e le proprie motivazioni.

In questo caso, ciò che deve andare, è bene che vada…non trattenere, se puoi. Allo stesso tempo, apriti alla possibilità che arrivi qualcosa di nuovo, o cogli ciò che ti sembra più affine a te stesso, qui e ora perchè porta le tracce del tuo prossimo futuro.

arancio dolce natale solstizio inverno

Per facilitare questo passaggio, è bene ritagliarsi qualche momento rituale, prendendosi del tempo per una tazza di buona tisana o caffè, accendere un incenso, diffondere le essenze, farsi un pediluvio o un massaggio ai piedi 🙂 Le piccole cose e i piccoli gesti ci permettono di creare dei momenti di “smaltimento” e recupero delle energie. In questo periodo è fondamentale, soprattutto se ci sentiamo sovraccarichi.

Diffondere essenze agrumate come mandarino, arancio dolce, pompelmo, può essere confortevole e confortante. Per stemperare le energie per certi versi estreme del solstizio, ricordiamoci di darci dei momenti “cuscinetto”, in modo da attutire il passaggio, e permettere alla nostra luce interiore di trovare spazio e nutrimento, perchè è ciò che ci anima e che ci rende umani.

Una semplice ricetta può essere, nel diffusore:

5 gocce di olio essenziale di pompelmo

3 gocce di olio essenziale di arancio dolce

3 gocce di olio essenziale di mandarino

Per un solstizio – e un Natale – col sorriso, il buonumore, e un momento di leggerezza del cuore.

Citando Rudolf Steiner: “Quando in questo tempo accendiamo le candele sull’albero di Natale, l’anima umana sente come se il simbolo di una realtà eterna sorgesse dinanzi al suo sguardo spirituale e vi fosse lì immutabile sin da un lontanissimo passato. Quando in autunno la natura esteriore pian piano appassisce, quando le azioni del Sole nella luce esteriore cadono come in uno stato di assopimento e gli organi della percezione esteriore dell’uomo debbono ritirarsi dai fenomeni del mondo dei sensi, l’anima ha la possibilità – o meglio non solo la possibilità, ma l’esigenza – di rientrare nelle sue più recondite profondità in modo da sentire e sperimentare che quando la luce esteriore del Sole diminuisce ed il calore si affievolisce, ora è il tempo in cui l’anima pu ritirarsi nell’oscurità esterna, ma pu in compenso trovare nella propria interiorità la luce spirituale.”

Solstizio d’Inverno: il Silenzio e il Buio che portano Luce

Sono giorni intensivi, spesso con momenti frenetici – presi da mille cose da seguire, si finisce facilmente in un girone difficile nonostante il Natale sia un simbolo di nascita e comunione.

In questi giorni personalmente sento la necessità di stare in silenzio. Un silenzio che è interiorizzazione, percezione di sè. Il calore e l’intimità della nascita di Gesù sono un simbolo che possiamo vivere anche in noi: il buio del Solstizio d’Inverno (momento di massimo buio solare – poi pian piano il Sole riprenderà a fare più luce) è capanna e contenitore per la Luce interiore, l’Anima, il sentire più profondo e denso. Laggiù c’è silenzio, comunione, e pace.

Molti di noi forse cercano questa pace, ma in fondo non sanno come trovarla. Può sembrare a volte impossibile, tanto siamo tirati da una parte o dall’altra. Pian piano però, con un percorso personale di ricerca e di  interiorizzazione possiamo “abbassare il rumore” nelle nostre vite. Rumore che può essere esterno, di persone che parlano, di auto che vanno, di ogni forma di suono che sia dissonante con ciò che siamo interiormente. A volte il rumore è anche interiore, di una parte di noi che “frulla” come fosse appunto un frullatore sempre acceso, e che non ha mai pace.

Corso di Profumeria Botanica sulle Spezie

Per iniziare a ritrovare il senso di pace e calore che sono uno dei messaggi del Natale, possiamo provare a diffondere l’olio essenziale di Cannella corteccia. Sì, è più aggressivo dell’olio essenziale di Cannella foglie, ma per chi ama il “sentore di cannella” tradizionale, direi che è imperdibile. Poche gocce nel diffusore (e possibilmente non in stanze in cui ci siano anche animali, che potrebbero soffrirne vista la loro sensibilità) ci portano una dimensione di calore, intimità, condivisione. La Cannella ci aiuta a recuperare un senso interiore in un momento diventato così dispersivo.

E’ tradizionale l’abbinamento Arancio dolce e Cannella: ottima idea, che potrebbe evolvere nell’uso abbinato anche dell’olio essenziale di Mandarino, o per chi ama i profumi celestiali, l’olio essenziale di Clementina. La dimensione del calore poi potrebbe essere accentuata magari dal Balsamo del Perù, una resina densa che porta con sè molte sfumature caramellate e scure.

Ti auguro un sereno Solstizio d’Inverno, e un Natale ricco di quella energia interiore che è sua e specifica, e che è il vero Dono che questo momento dell’anno porta con sè.