Insegnare Analisi Sensoriale all’IPI: tre anni di formazione nel Fragrance Evaluation

Docenza presso l’Italian Perfumery Institute di Milano

Da tre anni ho il privilegio di insegnare analisi sensoriale all’IPI, Italian Perfumery Institute di Milano, una delle istituzioni più prestigiose nel settore della profumeria italiana. È un’esperienza che considero estremamente stimolante e gratificante, che mi permette di condividere la mia passione e competenza nel mondo del profumo con studenti provenienti da tutta Italia.

Cos’è l’analisi sensoriale: la scienza dietro le sensazioni

L’analisi sensoriale è una disciplina scientifica affascinante che studia le sensazioni percepite attraverso i cinque sensi: vista, olfatto, gusto, tatto e udito. Nel contesto specifico della profumeria, questa disciplina si concentra principalmente sull’olfatto, ma integra strategicamente anche gli altri sensi per creare un’esperienza olfattiva completa e memorabile.

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Il programma didattico: dalla teoria alla pratica olfattiva

Durante le mie lezioni all’IPI Milano, guido gli studenti in un viaggio strutturato alla scoperta del profumo. Il percorso formativo che ho sviluppato include:

Esplorazione delle fragranze: Analisi approfondita delle diverse sfaccettature olfattive e delle loro caratteristiche distintive.

Studio delle materie prime: Comprensione delle essenze botaniche che compongono le moderne fragranze, dalla loro origine alle loro proprietà sensoriali.

Riconoscimento delle note olfattive: Sviluppo della capacità di identificare e classificare le diverse componenti di una fragranza attraverso tecniche di analisi sistematica.

Descrizione delle emozioni olfattive: Apprendimento del linguaggio tecnico necessario per descrivere le emozioni e le sensazioni che un profumo evoca.

L’importanza dei cinque sensi nella valutazione delle fragranze

Uno degli aspetti più interessanti del mio insegnamento è far comprendere agli studenti quanto sia fondamentale l’approccio multisensoriale nella valutazione delle fragranze. Capire l’importanza dei cinque sensi nel contesto della valutazione professionale è essenziale per:

  • Comprendere l’impatto psicologico ed emotivo delle essenze e dei profumi sul benessere della persona
  • Analizzare l’influenza delle fragranze sulle scelte di acquisto dei consumatori
  • Sviluppare competenze per la creazione di esperienze olfattive efficaci nel retail e nel marketing

Formazione Milano: eccellenza nel settore profumeria

Insegnare presso l’IPI di Milano significa operare in un contesto di assoluta eccellenza. Milano, capitale italiana della moda e del design, rappresenta il luogo ideale per la formazione specialistica nel settore delle fragranze. Gli studenti che frequentano i corsi provengono da tutta Italia, portando con sé background diversi ma accomunati dalla passione per il mondo olfattivo.

L’evoluzione della formazione nel settore profumeria

Il settore della profumeria sta vivendo una fase di grande evoluzione, e la formazione specialistica diventa sempre più importante. La richiesta di professionisti qualificati nell’analisi sensoriale è in crescita, sia nel campo della creazione che in quello del marketing e della vendita.

L’IPI Milano si posiziona come punto di riferimento per chi vuole acquisire competenze professionali nel settore, e la mia esperienza di insegnamento mi permette di osservare da vicino l’evoluzione delle competenze richieste dal mercato.

Riflessioni sulla trasmissione della conoscenza olfattiva

Insegnare analisi sensoriale significa trasmettere non solo conoscenze tecniche, ma anche la capacità di sviluppare una sensibilità olfattiva raffinata. È un processo che richiede tempo, pratica e un approccio personalizzato per ogni studente.

Vedere i progressi degli studenti nel riconoscimento delle fragranze e nella capacità di descrivere le proprie sensazioni olfattive è una delle soddisfazioni più grandi di questa esperienza didattica.

Serpenti, simboli di Trasformazione e Potere Curativo tra Mito e Natura

Il serpente, figura enigmatica e potente, da sempre affascina l’umanità, assumendo molteplici significati nelle diverse culture. In occasione dell’Anno del Serpente di Legno nel calendario cinese, esploriamo questo simbolo millenario, concentrandoci sul suo legame con la trasformazione e il potere curativo, tra mito e osservazione della natura.

Il serpente, sesto segno dello zodiaco cinese, incarna fascino, mistero e, soprattutto, la capacità di trasformazione, evidente nella muta della pelle, simbolo di rinnovamento e rinascita. Questa immagine di cambiamento è presente in molte tradizioni: dal serpente Uroboro, che si morde la coda in un ciclo eterno, alle divinità serpentine associate alla rigenerazione e alla guarigione. Per esempio nella mitologia greca, Asclepio, dio della medicina, porta un bastone intorno al quale si avvolge un serpente, simbolo ancora oggi della professione medica – questa figura tornerà poi nell’antica Roma con il culto di Esculapio. La leggenda narra che un serpente sacro, proveniente dal tempio di Esculapio a Epidauro, si imbarcò su una nave romana e, una volta giunto a Roma, scese a terra sull’Isola Tiberina, indicando il luogo dove sarebbe stato costruito il tempio dedicato al dio.

Parlando di serpenti, non si può non parlare di antidoti: l’osservazione della natura ha portato, in diverse culture, a identificare piante con proprietà curative specifiche per i morsi di serpente. Questo legame tra serpente e antidoto è un esempio concreto di come l’uomo abbia cercato nella natura stessa la soluzione ai problemi che essa poneva.

Un esempio emblematico di questo legame è la Rauwolfia serpentina, una pianta utilizzata da millenni nella medicina tradizionale indiana, l’Ayurveda. Il suo nome deriva sia dalla forma contorta delle sue radici, che ricordano un serpente, sia dal suo tradizionale impiego come antidoto contro i morsi di serpente e le punture di scorpione. Questa pianta contiene alcaloidi come la reserpina e l’ajmalina, con proprietà ipotensive e antiaritmiche, dimostrando come l’osservazione della natura e l’uso tradizionale delle piante abbiano portato a importanti scoperte anche nella medicina moderna.

Palo Santo, Bursera graveolens. © Aurelio Molina Hernández

Questo tema dell’antidoto e della cura si ricollega al concetto di trasformazione – la capacità di trasformare il “negativo” in “positivo” è un tema centrale nella simbologia del serpente.

In aromaterapia possiamo pensare all’uso di legni aromatici come il Palo Santo che può essere associato al tema del serpente, in particolare per il suo singolare processo di formazione. Questo legno sacro, originario del Sud America, non viene raccolto da alberi vivi, ma da alberi caduti naturalmente e lasciati a riposare per un periodo di tempo che può variare da alcuni anni a decenni. È proprio durante questo periodo di “morte apparente” che avviene una vera e propria trasformazione: gli oli essenziali presenti nel legno sviluppano il caratteristico aroma che lo contraddistingue. Questa trasformazione post-mortem, in cui il legno morto acquisisce un profumo intenso e proprietà purificatrici, può essere vista come un’analogia con la muta del serpente, un rinnovamento che avviene attraverso un apparente “passaggio a uno stato diverso” – questo legno e la sua essenza ci parlano di trasformazione, guarigione e profonda connessione con la natura. 

Aromatherapy, Perfumery and Coaching

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