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Prendi coraggio. rigenera te stesso

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In questi giorni sto scattando fotografie in un bellissimo giardino, vicino a un castello in riva al mare. Questo posto è stato immaginato da una coppia piena di sensibilità artistica e, secondo me, con l’amore per il meraviglioso. Mi sento come una bambina che cammina per il giardino; scopro sentieri sconosciuti e la mia passeggiata è come un tour fatto di momenti piacevoli. Camminando incontro scorci inaspettati; incontro alberi che non avevo mai visto prima. Posso camminare nella mia meraviglia, sentendo in me l’energia rigenerativa di questa esperienza.

Photo Elena Cobez, Laurus nobilis

Meraviglia.

Non sono riuscita a toccare quello stato di coscienza, tranne in pochi istanti, per mesi. Quando il nostro movimento era limitato, praticavo la meraviglia guardando il cielo, durante la notte. Tale ampiezza e bellezza mi davano lo spazio che non avrei potuto avere durante il giorno; mi sentivo abbracciata e allo stesso tempo libera.
E ora cammino in un ambiente che mi fa sentire abbracciata dalla Natura. Sono sorpresa. Sono semplicemente catturata da quel luogo, come un grembo in cui posso rigenerarmi. Posso ripensare a me stessa. Posso riscoprire me stessa qui.

Siamo un organismo vivente.

La nostra mente ha bisogno di luoghi in cui possiamo trovare ossigeno, biodiversità e un supporto nutritivo. Non possiamo rigenerare solo il “pensiero”. La nostra mente è collegata al nostro corpo. La nostra mente è il nostro corpo. Senti stanchezza? Non ti riprenderai solo dandoti buoni pensieri. Per rigenerarti dovrai ritirarti per un po ‘. Potrebbe essere per poco, o per alcuni giorni. La rigenerazione deriva dall’essere immersi in un ambiente energizzante dove puoi ricevere l’aiuto e l’energia che meriti.
Sai chi sei, sai perché provi questa stanchezza. Se alcune persone non capiscono, lasciale andare. Molto probabilmente hanno ansia per il loro futuro; stanno proiettando la loro storia sulla tua. Non permetterglielo.

Dietro la porta delle tue scelte più intime, c’è un tesoro.

Se ci sentiamo profondamente noi stessi, sappiamo cosa dobbiamo fare. Molte volte può essere controintuitivo, e molte volte le proiezioni degli altri possono essere “per il nostro bene”. Ma nei loro pensieri manca qualcosa: non ascoltano. E qualcuno che non ascolta, non può essere di alcun aiuto. Ricostruiresti una casa senza capire come è stata costruita la prima volta? Prenderesti una decisione in base a ciò che pensi di dover fare, senza esplorare l’edificio, senza capirne la storia? A volte lo facciamo con le persone.
Se tieni a qualcuno, inizia ad ascoltare. Se ti prendi cura di te stesso, ascolta te stesso e sii abbastanza coraggioso da compiere i passi che la tua voce interiore ti chiede di fare.

PS: L’olio essenziale di Alloro, Laurus nobilis, può aiutarci nel ritrovare una maggiore centratura in noi stessi, aprendo uno spazio di ascolto personale quando dobbiamo compiere delle scelte.

Sensorialità e consapevolezza: scegliere percependo se stessi

Spesso mi viene chiesto come si fa a essere più presenti, più lucidi, più equilibrati. Ci sono molte risposte possibili, ma una risposta che può essere messa in pratica da subito è proprio questa: solo la consapevolezza del nostro corpo, il profondo contatto con la nostra fisicità, con quello che sentiamo muoversi dentro, può aiutarci a essere più lucidi nelle scelte e nelle azioni del quotidiano.

La consapevolezza non è un atto mentale. Questo può stupire, ma da quando si parla di intelligenza emotiva, e di varie forme di intelligenza, ci siamo abituati a capire che sì, noi pensiamo al cervello e alla mente, ma entrambi non sono “a se stanti”, bensì sono collegati con tutto il resto. Per capirci, la mente non “abita” solo nel cervello. La mente è il corpo intero e molto più, seguendo le filosofie e medicine antiche. Restando al mens sana in corpore sano: il nostro pensare è sempre fisico, e le emozioni possono aiutarci a capirlo. Anche i sentimenti.

Quando siamo nella rabbia, il corpo si scalda, sentiamo pulsare dentro, spingere qualcosa. Oppure nella paura, sentiamo contrazione, brividi, uno “shaker” interno. O nella tristezza, onde interne e il corpo che perde tonicità, che “affonda”. Sono sensazioni fisiche di stati emotivi. Così possiamo percepire anche la gioia, quel pulsare che diventa vitale e al centro del petto qualcosa si apre ed estende; la creatività e il flusso, che ci rende più leggeri e la vibrazione ora nel corpo è rigenerante. Noi sperimentiamo al di là delle teorie un laboratorio corporeo-emozionale-sentimentale ogni giorno. Noi siamo anche questo.

intelligenza emotiva corpo

Ed ecco infatti che Edward Bach in un momento di crisi di vita, che cosa fa, va nella Natura e “compone” dei rimedi vibrazionali, perchè sente e comprende che il corpo reagisce ad aspetti interiori e sottili, e può essere sostenuto fisicamente ed emotivamente in questo modo. Gli oli essenziali fanno questo in modo ancor più fisico (nel senso che sono composti da molecole estratte dalle piante) e quando sono scelti in linea con i bisogni della persona e sono di qualità, possono supportare il sistema corpo-mente-anima nel suo cammino su – e con – questa Terra.

Il profondo legame tra la nostra consapevolezza più profonda e il corpo va tenuto presente ogni volta che desideriamo più capacità di scelta, di selezione, di chiarezza, di leadership. Si parla in questa epoca di trasformazione e di crisi. Io userei la parola trasmutazione. Si tratta di attraversare stati emotivi, mentali, e ancestrali, sia personali che collettivi. Ed ecco che per fare questo abbiamo bisogno di nuove consapevolezze, e abbiamo bisogno del nostro corpo. Della nostra intelligenza emotiva e della nostra intelligenza ancestrale, fiduciosi che nel corpo ci sia il riflesso di una saggezza che va oltre molte delle teorie o convinzioni che abbiamo.

Quindi, se sei confuso, riparti dal corpo. Datti spazio per sentirti. E inizia a dare fiducia a questo sentire. All’inizio potrà essere difficile, ma verificherai presto che il tuo “sesto senso” è ben più intelligente di quanto crediamo. E se non riesci a sentirti, ecco, allora è tempo di ritornare all’ascolto del corpo, a fare pratiche sensoriali, a sperimentarti nei sensi, sia da solo che con altre persone, perchè la dimensione della socialità è fondamentale. Non solo perchè è bello e piacevole, ma anche perchè stai passo a passo ritrovando te stesso.