Category Archives: Erboristeria

A pranzo con i fiori…Fitoalimurgia e scoperta di profumi e sapori della Natura

Se pensiamo ai fiori, vista e olfatto s’ammorbidiscono subito e si allacciano in una sinergia che porta entrambi i sensi ad entrare nell’esemplare vegetale che ci sta davanti: è immediato, quando mi imbatto in un ciliegio in fiore, in una rosa di maggio, in un mazzetto di viole…sgranare gli occhi, per coglierne ogni loro parte e non lasciar sfuggire nemmeno un petalo e sprofondarci dentro il naso per annusare ogni più piccola molecola di profumo. Il respiro profondo ne beneficia subito!

A pranzo con i fiori, fitoalimurgia

Molti dei fiori che incontriamo, naturalmente non appesantiti da trattamenti chimici e tossici, sono commestibili. Molti dei fiori che sono commestibili possono realmente, quotidianamente finire nei nostri piatti, nelle insalate, a colorare risotti e profumare dolci e sciroppi. Sono così delicati, i fiori, che fa strano morderli…più volentieri li prendo con la lingua e li schiaccio delicatamente sul palato per percepire il loro aroma, e solo dopo che sono ammorbiditi di saliva, riesco a mangiarli, nel senso comune della parola. Ci introducono ad una modalità più omeopatica, delicata, rispettosa: impossibile ingoiarli, i fiori si assaporano!
Cominciamo questo appuntamento con una frittata primaverile, stagione delle uova fresche, delle ortiche e delle primule!

FRITTATA DI PRATO
Per questa ricetta ho utilizzato un avanzo di riso integrale con le ortiche (una cipolla media, trecento grammi di riso integrale e due buone manciate di ortica, aggiungendo le ortiche tritate grossolanamente gli ultimi dieci minuti sui 45 che richiede il riso integrale; così facendo ho usato solo due uova invece di sei), ma naturalmente potete anche fare una frittata semplice dove mescolerete le ortiche stufate nella loro acqua per tre-quattro minuti e poi tritate grossolanamente).
Mescolare il riso avanzato con le uova necessarie, aggiustare di sale e con un filo d’olio in padella come normale frittata. Capovolgerla a cuocerla da entrambi i lati.
Su un piatto da portata decorare con i fiori che avete in balcone (calendula, violette, primule, rose, borragine) o che trovate in un prato pulito o dal vostro coltivatore preferito, ai bordi del suo campo (lamio-finta ortica-, nasturzio, salvia, rosmarino).

Aromi e piante da raccogliere e mangiare

 

Naturalmente i fiori da mangiare non li comprate dai fiorai…quelli hanno subito troppi trattamenti per essere commestibili, ma sono fiori di provenienza biologica o che hanno trascorso già un anno con voi e non sono stati trattati chimicamente.
E non penserete nemmeno che tutti i fiori sono potenzialmente commestibili: assolutamente! Mughetti, stelle di natale, oleandri sono tanto velenosi quanto comuni nelle nostre case o giardini!
Nella foto della ricetta ci sono, invece: fiori di borragine (borrago officinalis), fiori di finta ortica (lamium maculatum), fior di primula doppia (primula veris) e di nontiscordardimè (eritrichium vulgare).
Buon appetito!

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Con questo articolo inizia la collaborazione di Gaia Viola con il mio blog. Gaia è un’esperta di Fitoalimurgia, e puoi trovare informazioni sul suo percorso e le sue proposte sul suo sito http://www.laviolanelpiatto.it/

 

Un “naso” alla Zona Tortona Design Week a Milano

Se ti piace la creatività e vuoi vedere e sperimentare nuove idee, il Fuori Salone del Mobile della “Zona Tortona” è sicuramente una delle zone più interessanti da visitare. Come faccio ogni anno, ho dedicato un giorno a visitare una parte di questa area, con una precisa intenzione: “andare a naso”.
La prima scoperta che ho fatto, dentro agli spazi del Superstudio, è l’installazione della Hyundai, con musica e luce. Nessun profumo nell’aria, tranne quello dei presenti. Un contesto onirico che mi è piaciuto tanto, lasciandomi trasportare da queste suggestioni visive e musicali…secondo me meraviglioso.

Aromaterapia e Profumi alla Zona Tortona Design Week di Milano

Proseguo poi sempre “a naso” ed esploro i vari stand. Scopro delle installazioni interattive molto belle, come quella di “Cotto”, che ci restituisce grazie ai computer un’immagine di ognuno di noi con le ali. Olfattivamente sempre un grande “vuoto”, nel senso che nessuna di queste belle idee espositive mostra un pensiero olfattivo.

Arrivo allo stand della Thailandia. La signorina gentile ha davanti a sè un piatto di spezie (eheh) e due piatti cibari che una certa parte di persone che arrivano chiedono di assaggiare…senza comprendere che i piatti sono solo a scopo espositivo. Se avessero pensato a un catering sarebbe andato a ruba. E così finalmente odore di spezie, e foto che ricordano i mercati tradizionali…poco più in là, sento un profumo: mi guardo in giro per vedere se appartiene a una persona, ma no, stavolta c’è una timida presenza di un’azienda tailandese di profumi, e non mi stupisce che proprio in questo stand io abbia trovato delle suggestioni odorose…

Profumi e Spezie alla Zona Tortona Design Week di Milano

Mi rendo conto di quanta attenzione ci sia all’aspetto visivo, interattivo e “ambientale” delle esposizioni, lasciando come contesto olfattivo l’odore degli esseri umani con cappotti, giacche, magliette…finchè, nel pellegrinaggio, da lontano vedo dei flaconi e un distillatore…e lì capisco: lì c’è un collega! Mi avvicino, e incontro le due persone che si occupano di design olfattivo. Parliamo un pò, e una delle iniziative più simpatiche che propongono è creare delle miscele non solo pensando alle persone, quanto piuttosto pensando agli ambienti (mi fa sentire un odore di caffè che se l’avessero diffuso potevamo far credere a tutti che fossimo in una torrefazione). Per portare questo pensiero alle sue conseguenze estreme, per così dire, le due artiste propongono una mappa di milano per la quale hanno creato delle sinergie profumate, pensando quindi a una “Milano odorosa“.

Aromaterapia e Profumi alla Zona Tortona Design Week di Milano

Davanti a questa mappa di Milano dove al posto degli scarichi delle auto ci sono dei diffusori a ultrasuoni, per un attimo immagino il progetto realizzato, persone che camminano nelle strade con piacere invece che correndo, e che invece di scappare nel week end sui laghi o in Liguria, decidono di restare in città “perchè oggi in via Dante diffondono una miscela nuova” o “perchè stamattina a Brera andiamo a bere il caffè vicino alla stazione olfattiva che diffonde rosa e gelsomino”. Utopia?

Se ti incuriosisce l’aspetto olfattivo legato ai luoghi e agli ambienti visita questo link http://www.sensorymaps.com/

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