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Oli essenziali per il mese di Dicembre: Spunti Profumati per gli Ambienti

In questo periodo sento sempre il bisogno di profumare la casa con oli essenziali che mi diano un senso di “buono”, e questa percezione mi piace ritrovarla anche in qualche sinergia che utilizzo come profumo personale.

La creazione di sinergie aromatiche e profumi botanici è sempre un esercizio interiore, attraverso il quale studiare gli oli essenziali, scoprire nuove sensazioni e comprendere meglio se stessi.

In questa prospettiva, mi piace profumare la casa con sinergie sempre nuove, e qui trovi alcuni spunti per il periodo invernale.

SINERGIA AMBIENTALE 1

5 gocce di olio essenziale di Abete bianco

5 gocce di olio esenziale di Arancio dolce

3 gocce di olio essenziale di Petit grain dell’arancio amaro.

Con questa sinergia crei un ambiente rilassante, balsamico, e invitante. Deve piacere l’aspetto “verde” del Petit grain, arrotondato dall’olio essenziale di Arancio dolce e espanso dall’olio essenziale di Abete bianco. Una sinergia ideale in autunno – inverno per vivere un ambiente sereno in casa.

Olio essenziale di Clementina

Photo Credit: cyclonebill via Compfight cc

SINERGIA AMBIENTALE 2

5 gocce di olio essenziale di Mirto

5 gocce di olio essenziale di Clementina

3 gocce di olio essenziale di Limone

Questa è una sinergia divertente e inebriante, che vede svettare le altezze del Limone e della Clementina, che si accordano con la bellezza dell’olio essenziale di Mirto (se usi oli essenziali chemiotipizzati, prova sia con il Mirto all’acetato di mirtenile sia con il Mirto cineolo).

SINERGIA AMBIENTALE 3

Questa è dedicata a chi ama i boschi e le foreste, e d’inverno sogna (o incontra) i sempreverdi coperti dal manto nevoso, quando la saggezza di questi alberi si fonde col silenzio della neve.

5 gocce di olio essenziale di Pino mugo

7 gocce di olio essenziale di Abete bianco

5 gocce di olio essenziale di Clementina (o Mandarino)

2 gocce di olio essenziale di Ginepro

1 goccia di assoluta di Muschio di Quercia

A presto per nuovi spunti invernali!

Il messaggio spirituale della Lavanda e il suo Olio essenziale

Quando parliamo di Lavanda in Aromaterapia, la prima cosa da capire è di quale Lavanda stiamo parlando. Chi ha annusato diverse piante o diversi oli essenziali estratti dalla Lavanda, sa che ci sono molte differenze tra uno e l’altro, e se vogliamo fare un discorso particolareggiato terremo conto di molti aspetti, tra i quali il luogo di provenienza, come la pianta è stata coltivata, come è stata estratta, ecc.

Detto questo, le piante del genere Lavandula hanno dei tratti comuni, che possono essere riconosciuti sia negli ibridi (es. “Lavandino”)  che nelle piante di Lavanda angustifolia e in altre.

Lavanda angustifolia

La mia riflessione su questa pianta è iniziata anni fa, quando si è cominciato a parlarne sempre di più, a coltivarla di più, e a produrne più olio essenziale. Attualmente ci sono molti piccoli agricoltori che distillano questa essenza, e si possono apprezzare così diverse qualità olfattive in piante coltivate in diversi luoghi dell’Italia e del mondo.

Questa sorta di “marea di Lavanda” che pian piano si è fatta strada, mi ha fatto riflettere su quali potessero essere le caratteristiche della pianta e dell’essenza, tale da farle avere così grande fortuna. Considerata un calmante e un antinfiammatorio, certamente può essere apprezzata per le sue doti rilassanti, anche se a mio avviso non sono le uniche che hanno reso la Lavanda una pianta così utilizzata.

In realtà la Lavanda è una pianta che ha anche un profilo olfattivo pungente, soprattutto il Lavandino, e non è così soft come potrebbe credere chi ne vede i bei fiori viola svilupparsi a spiga.

Quando l’abbiamo annusata nei gruppi durante i corsi, abbiamo spesso sentito “aprirsi” uno stato di coscienza più elevato, più pacifico, che sostiene le persone a trovare un piano di condivisione e di pace.

In alcuni casi nei quali ho avuto modo di essere presente a momenti conflittuali, riuscire a far annusare ai presenti questa essenza ha immediatamente cambiato il “colore” dell’ambiente e ha portato le persone verso un piano meno individuale e più di condivisione.

Olio essenziale di Lavanda

Dal mio punto di vista la Lavanda da preferire in questi casi è la angustifolia, in genere dal profilo olfattivo più sottile e dolce; ma detto questo, la percezione è soggettiva e quindi ognuno saprà scegliere la Lavanda che lo ispira di più. Le Lavande vere sono più eteree, soavi, e sostengono le persone a trovare un punto di vista più ampio sulle cose della vita, partendo da un punto interiore più pacifico, meno giudicante, e più incline a trovare il significato degli eventi. Ho spesso usato l’olio essenziale di Lavanda per aiutare le persone, anche in contesto di gruppo, a lasciarsi andare all’intuizione, sciogliere un pò di schemi mentali, e provare a guardare gli altri e se stessi da una prospettiva allargata e meno individuale. In questo modo spesso emergono intuizioni, nuovi punti di vista, dei veri e propri “insights”. Quando molliamo la presa della mente, emergono risorse inaspettate, e uno dei compiti di chi fa Aromaterapia sottile è proprio agevolare questo passaggio da una mente schematica a una mente intuitiva, che trova nuove vie, nuove soluzioni e nuove risorse. Questa nuova mente è connessa con la parte di noi più profonda e interconnessa, e sa trovare risorse e soluzioni in ogni situazione. La Lavanda è un agevolatore di questo passaggio, dando rilassamento, calmando l’ansia, e riducendo questo “rumore” interno, lasciare spazio a una voce che è più profonda, più intensa e più risolutiva, ma alla quale in genere non diamo spazio e credibilità.

Ora capiamo quanto importante sia l’uso di questo olio essenziale, nella varietà che più ci piace; se abbiamo bisogno di odori e vibrazioni più sottili sarà a mio avviso meglio scegliere una Lavanda angustifolia, altrimenti per chi ama odori maggiormente di terra e più canforati potrà scegliere il Lavandino, che porta con sè un’energia a mio avviso più densa e più legata alla Terra.

Detto questo, la Lavanda resta un meraviglioso supporto per chi – come fosse una radio – desidera ridurre il volume di un canale (quello della mente schematica) e aumentare il volume di un altro canale con una musica più piacevole (quello della mente intuitiva e olistica, che vivendo su un piano più profondo, trova idee, soluzioni e risorse).

Proprio questa mente “altra”, eppure presente in tutti noi, può essere la via di uscita da tante situazioni che apparentemente ferme, in realtà aspettano soltanto di essere affrontate con un altro sguardo; allora scopriremo che c’era una porta d’uscita, giusto a fianco a noi, che nessuno ci aveva insegnato a vedere (ma qualcosa dentro di noi sapeva che c’era).