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Oli Essenziali e Ansia, spunti di Aromaterapia per il Benessere Interiore

L’ansia è uno stato interiore che molti di noi vivono in modo
inconsapevole, quasi fosse una naturale compagna del vivere
quotidiano. Un esempio di ansia sottile è quella che percepiamo a
volte aspettando una risposta via mail, o commentando un post su
Facebook e aspettandoci velocemente una controrisposta. Credo che la maggior parte di noi non sia consapevole delle sottili
dinamiche di ansia che ha internamente, e se ne accorge solo quando
questi meccanismi si fanno più intensi.

Per capire quanto i meccanismi di ansia siano presenti nel nostro
quotidiano possiamo chiederci ad esempio…quante volte leggo le
mail ogni giorno? quante volte guardo il cellulare? quante volte
mando sms e messaggini? ecc. e quindi riflettere su quanto bene
faccia alla nostra mente e al nostro sistema nervoso questo ciclo
continuo  (dal quale peraltro, anche se ci accorgiamo che non ci fa
proprio benissimo, facciamo fatica a staccarci).
Gli oli essenziali possono essere di supporto per restituirci respiro, e aiutarci a sciogliere almeno un pò quel sentire interno tipico degli stati ansiosi, una sorta di attesa di quello che ci aspettiamo accada,
nel bene e nel male.

Le piccole ansie quotidiane possono essere ridotte anche ricordandoci di respirare; di inspirare ed espirare, di dare ossigeno ai nostri polmoni e di dare spazio alla nostra interiorità, che altrimenti, compressa in una mente (e in una cassa toracica) contratta, inizia a scalpitare…

citrus olio essenziale agrumi

In questa direzione un aiuto può arrivare dall’olio essenziale di
Petit grain dell’Arancio amaro, che porta equilibrio, rilassa,
personalmente lo sento come un vero ristrutturante interiore,
sufficientemente gentile e allo stesso tempo incisivo, una sorta di
amico in gamba che sa sempre cosa fare 🙂

Per chi ama la nuance agrumata ma magari non apprezza l’odore del
Petit grain, un aiuto piacevole può arrivare dall’essenza di
Arancio amaro, cioè l’estrazione essenziale dalla buccia
dell’agrume. Ovviamente le due essenze si possono combinare.

A me piacciono anche essenze un poco più insolite, quali l’olio
essenziale di Dragoncello e l’olio essenziale di Basilico, entrambi
da maneggiare con una certa attenzione (dosi minime e non durante
la gravidanza). Detto questo, in particolare l’olio essenziale di
Basilico sprigiona una nota olfattiva pungente e allo stesso tempo
appagante, tanto da poter restituire una certa tranquillità attenta
(quindi in caso di necessità annusandolo in diffusione aerea per
qualche minuto).

Basilico in Aromaterapia

La via sensoriale è un ottimo alleato del nostro benessere
interiore, e possiamo percorrerla per trovare maggiore equilibrio
in noi stessi e nella nostra vita, verso una sensazione di maggiore
appagamento. Cerchiamo di dare spazio nella nostra vita alle esperienze piacevoli, creative e costruttive, delle quali fanno parte l’aromaterapia e l’educazione olfattiva (e darsi spazio in questo senso non è egoismo, ma risponde a un sano senso di recupero e salvaguardia di se stessi).

Solstizio d’inverno e la luce interiore – lascia andare e lascia arrivare

I solstizi sono momenti intensi, con energie forti che parlano di passaggi significativi. Nel solstizio invernale a dicembre, la grande luce che vediamo a picco in alto a giugno, corre a picco nella direzione complementare, cioè verso l’interno. Siamo “biologicamente” spinti verso la nostra interiorità, e nella nostra cultura attuale questo deve trovare un dialogo con i ritmi di dicembre, che spesso sono piuttosto frenetici e in parte caotici.

Mentre gli equinozi sono momenti di equilibrio, di taratura, i solstizi sono momenti apicali e quindi il “voltare pagina” può essere abbastanza intenso – a dire che invece di sentire un morbido passaggio, possiamo sentire un aut/aut, nessun chiaroscuro, anzi un bel bianco o nero, un si o no che parlano chiaro. Se hai necessità di fare delle scelte, i solstizi sono momenti propizi; e in particolare il solstizio invernale parla di scelte interiori, fatte seguendo la propria luce più intima che può essere espressa anche a parole, spiegando il proprio sentire e le proprie motivazioni.

In questo caso, ciò che deve andare, è bene che vada…non trattenere, se puoi. Allo stesso tempo, apriti alla possibilità che arrivi qualcosa di nuovo, o cogli ciò che ti sembra più affine a te stesso, qui e ora perchè porta le tracce del tuo prossimo futuro.

arancio dolce natale solstizio inverno

Per facilitare questo passaggio, è bene ritagliarsi qualche momento rituale, prendendosi del tempo per una tazza di buona tisana o caffè, accendere un incenso, diffondere le essenze, farsi un pediluvio o un massaggio ai piedi 🙂 Le piccole cose e i piccoli gesti ci permettono di creare dei momenti di “smaltimento” e recupero delle energie. In questo periodo è fondamentale, soprattutto se ci sentiamo sovraccarichi.

Diffondere essenze agrumate come mandarino, arancio dolce, pompelmo, può essere confortevole e confortante. Per stemperare le energie per certi versi estreme del solstizio, ricordiamoci di darci dei momenti “cuscinetto”, in modo da attutire il passaggio, e permettere alla nostra luce interiore di trovare spazio e nutrimento, perchè è ciò che ci anima e che ci rende umani.

Una semplice ricetta può essere, nel diffusore:

5 gocce di olio essenziale di pompelmo

3 gocce di olio essenziale di arancio dolce

3 gocce di olio essenziale di mandarino

Per un solstizio – e un Natale – col sorriso, il buonumore, e un momento di leggerezza del cuore.

Citando Rudolf Steiner: “Quando in questo tempo accendiamo le candele sull’albero di Natale, l’anima umana sente come se il simbolo di una realtà eterna sorgesse dinanzi al suo sguardo spirituale e vi fosse lì immutabile sin da un lontanissimo passato. Quando in autunno la natura esteriore pian piano appassisce, quando le azioni del Sole nella luce esteriore cadono come in uno stato di assopimento e gli organi della percezione esteriore dell’uomo debbono ritirarsi dai fenomeni del mondo dei sensi, l’anima ha la possibilità – o meglio non solo la possibilità, ma l’esigenza – di rientrare nelle sue più recondite profondità in modo da sentire e sperimentare che quando la luce esteriore del Sole diminuisce ed il calore si affievolisce, ora è il tempo in cui l’anima pu ritirarsi nell’oscurità esterna, ma pu in compenso trovare nella propria interiorità la luce spirituale.”