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La voce della Ribolla gialla di oslavia

Sabato è stata una vera gioia incontrare e conoscere meglio le sei famiglie di viticultori che si prendono cura e valorizzano il territorio di Oslavia con il loro lavoro. I vigneti, le loro storie, le infinite sfumature della Ribolla Gialla ci hanno sorpreso e abbiamo potuto insieme fare un viaggio olfattivo grazie al laboratorio di degustazione olfattiva che ho tenuto con la sommelier Isis Brunoni. Abbiamo esplorato note inedite e abbiamo compreso ancora di più l’ampiezza, la peculiarità e la ricchezza olfattiva e gustativa della Ribolla Gialla.

Il mondo della profumeria botanica incontra il mondo della viticultura e della sommelierie, per dare ampiezza, profondità e ispirazione a vini che hanno una storia.
La voce della Ribolla Gialla per me è la voce di Oslavia, che ha tanto da dire e da dare.

Grazie per avermi accolto Fiegl, Sasa Radikon, La Castellada, Il Carpino, Primosic, Dario Princic, e grazie a Fabiana Vidoz e Klementina Koren per la loro passione per il nostro territorio e il loro lavoro.

Profumo di mare e di terra

In questi giorni ho avuto la possibilità di fare lunghe passeggiate in riva al mare, ascoltando il mio respiro, lasciando spazio a suoni, profumi e sensazioni che avevo bisogno di recuperare da tempo. Una delle sensazioni più belle è per me sentire la sabbia sotto i piedi, anche la sabbia bagnata sulla battigia, dove mi sono trovata a camminare e a riflettere e ricordare.

La prima cosa che ho ricordato è stato un sogno che facevo da piccola, sognavo di andare su una altalena e ad un certo punto volavo verso il mare. Un sogno fatto due o tre volte, identico, e rimasto impresso come l’avessi sognato ieri. La sensazione di andare verso il mare era intensa, non semplice, però andavo.

Lido degli Estensi, photo Alessandro Camoni

Siamo al Lido degli Estensi, in provincia di Ferrara, un luogo per me magico nel quale la propria sensibilità e interiorità sembra trovare spazio e corrispondenza. Un luogo nel quale i sensi possono “aprirsi” al mondo e la coscienza grazie a questo acquista maggiore consapevolezza. Così ho sentito quanto occuparsi di profumi e aromi sia occuparsi della Terra. Spesso visti come esseri “volatili”, noi che viviamo aromaterapia e profumeria “da dentro” sappiamo di essere profondamente ancorati alla terra, senza la quale nulla di olfattivo esisterebbe. La terra ci permette di elevare i nostri sentimenti e i nostri pensieri grazie ai profumi sprigionati dall’alchimia del vivente. La Terra, laboratorio permanente di vita, ci dona la possibilità di slanciare la nostra interiorità verso qualcosa di più ampio, grazie all’olfatto e gli aromi. Il profumo si appoggia, come fosse un colibrì, sul dorso dell’aquila del respiro. Questo flusso costante permette l’ingresso di sensazioni olfattive, che sono emozioni, sono ricordi, ma sono anche guarigione nel presente e verso il futuro. Noi non annusiamo, gustiamo, ascoltiamo suoni solo per ricordare. Noi viviamo i sensi per essere più noi stessi, qui e ora. Facendo questo, nuovi spazi interiori si aprono, e questo significa nuove scelte, nuove consapevolezze, nuove direzioni; o il rafforzamento della direzione in cui già siamo. Insomma, significa azioni concrete nella vita.

Dedicarsi all’esperienza della sensorialità è dare spazio a un processo di autoguarigione, laddove l’ancestralita’ dei nostri sensi e la consapevolezza che ne deriva ci conduce, passo a passo, verso noi stessi e verso il nostro ruolo nel mondo.