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Profumeria naturale e interazione energetica degli oli essenziali con i chakra

Spesso parliamo degli oli essenziali da un punto di vista fisico e psicologico. So per esperienza che questi aiutanti naturali hanno efficacia sia per il corpo che per la mente. Un punto di vista tenuto meno in considerazione a volte è quello puramente energetico e vibrazionale, e cioè “come interagiscono i profumi naturali con i chakra? gli oli essenziali possono essere usati per un lavoro energetico?“. La risposta a quest’ultima domanda è sicuramente un grande SI, ma certamente può non essere semplice associare direttamente uno o più oli essenziali ai chakra o ai punti marma, o i punti della medicina cinese.

oli essenziali e chakra, aromaterapia energetica

foto Marianna Spiritakis

I chakra sono centri di raccolta e smistamento di energia, presenti nel nostro corpo sottile; in genere si parla di sette chakra, anche se ci sono anche i chakra secondari, come quelli delle mani, dei piedi, e per me personalmente tutti i punti marma dell’ayurveda sono di fatto dei piccoli chakra, ma per ora soffermiamoci sui sette principali.

I chakra sono centri fondamentali e vitali, che se ben nutriti distribuiscono energia ai canali sottili (Nadi) e nutrono di fatto tutto il corpo energetico dell’essere umano, oltre a garantire la buona salute anche del corpo fisico, e dello stato emotivo della persona. Per questo si parla di “riequilibrio” dei chakra, pensando alla possibilità di portare in queste aree delle sostanze, come gli oli essenziali, che nutrano e mantengano vitali e fluidi questi centri così importanti.

L’olio essenziale ha una frequenza vibrazionale, che è più alta se l’olio stesso proviene da coltivazioni non nocive, e viene trattato adeguatamente nella sua lavorazione. Dal punto di vista della terapia vibrazionale, un olio essenziale “scarso”, cioè energeticamente scarso, è inutile, in quanto non porta quella qualità energetica fondamentale che poi viene investita per nutrire il nostro corpo sottile. Per questo anche oli essenziali di qualità sono fondamentali.

Personalmente ho avuto anche esperienza nell’usare gli oli essenziali con il Reiki, sempre con buoni risultati. E i profumi naturali, quelli che creiamo anche ai corsi di Profumeria naturale, sono prodotti con l’intenzione sia di piacere, quindi di essere adatti alla persona che li crea, ma anche con l’intenzione di essere qualitativamente superiori, in quanto prodotti con materie prime vibrazionalmente attive, in modo da portare un supporto al corpo energetico della persona stessa.

L’olfatto è uno “strumento” vibrazionale. Le ricerche di Luca Turin sono state ispirate da questa intuizione, mentre tutti pensavano che noi sentissimo gli odori perchè vi era una sorta di “incontro” tra molecole odorose e dei recettori che ne riconoscevano la forma. Turin ebbe un’intuizione particolare. cioè che i nostri recettori più che alla forma fossero sensibili alla frequenza vibratoria della molecola odorosa. Seguirono anni di ricerche, con ottimi risultati, e spesso questi risultati non vennero capiti da grandi esperti del settore, che sembravano troppo legati alla teoria della “forma” per poter solo pensare che ci fosse un’altra via, cioè la teoria vibrazionale.

 Da un punto di vista energetico, è chiaro che i profumi hanno una vibrazione (e gli oli essenziali che li compongono a loro volta ce l’hanno) e tale vibrazione viene recepita attraverso l’olfatto, e in realtà anche attraverso la pelle se me li spruzzo addosso. Questa vibrazione forte, piena di vitalità, fa “risuonare” il nostro corpo sottile e lo energizza, lo rinforza, lo nutre. Mentre noi pensiamo “che buon odore”…e siamo felici per questo, a livello sottile si libera un campo energetico che ci tonifica, rendendoci più vitali, e andando, a seconda degli oli essenziali scelti, a nutrire i diversi chakra.

Vediamo qualche spunto in aromaterapia; la tabella seguente è molto sintetica e vuole dare solo un’idea di come si sviluppi questo particolare ambito di ricerca in aromaterapia:

primo chakra: vetiver, nardo, angelica;

secondo chakra: ylang ylang, gelsomino, sandalo;

terzo chakra: limone, arancio, rosmarino;

quarto chakra: rosa, cannella, neroli;

quinto chakra: eucalipto, ravintsara, alloro;

sesto e settimo chakra: incenso, cipresso, menta.

Quando trattiamo i chakra, non dimentichiamo che essi sono correlati con gli organi e con gli stati emotivi; e che se non viene eliminata la causa del disagio, anche un trattamento costante ai chakra può portare solo un beneficio temporaneo. Nessun tipo di trattamento può dare risultati duraturi se non viene individuata la causa del disagio presente, e quindi non stupiamoci se alcune situazioni non vengono risolte solo con gli oli essenziali, o i fitoterapici, o con qualsiasi altro rimedio.

Il punto di vista energetico per me è particolarmente interessante, in quanto ho visto che le persone, quando creano un proprio profumo, spesso lo creano proprio con gli oli essenziali dei quali hanno bisogno, andando a prendere proprio le essenze adatte al loro stato emotivo ed energetico…perchè in fondo sappiamo quello che ci fa stare bene, ma a volte abbiamo bisogno di essere “facilitati” nel rapporto tra noi e i rimedi naturali, in questo caso tra noi e gli oli essenziali che vanno a comporre una sinergia, o un profumo.

Seguendo la traccia dei chakra puoi provare a comporre qualche sinergia, e diffonderla nell’ambiente…è un ambito molto creativo, che dà tante soddisfazioni…!

L’oleolito di Iperico e le sue proprietà – uso in Aromaterapia e Massaggio

E’ arrivato il momento di parlare dell’Iperico. Certe piante sono così ricche di infinite proprietà e usi, che scriverne un articolo francamente non è semplice. L’Iperico nella mia vita mi ha salvato parecchie volte, la prima delle quali fu quando quindici anni fa spostai un mobile da sola, e il risultato fu quattro giorni a letto senza potersi muovere o quasi, e la mia schiena iniziò a sbloccarsi solo quando usai l’Iperico e gli oli essenziali. Da quel giorno mi misi a studiare Aromaterapia sul serio.

Fiori di Iperico, usi in aromaterapia e massaggio
Ecco l’Iperico…

L’Iperico ha vissuto una fase di “lancio” in questi ultimi anni per le sue proprietà antidepressive. Vorrei trattare invece le sue proprietà antinfiammatorie e lenitive, che mi hanno aiutato tante volte in questi anni, e che ho visto funzionare per tante persone.

L’oleolito di Iperico è prodotto dalla macerazione in olio dei fiori dell’Hypericum Perforatum. Se non sai cos’è un oleolito, puoi leggere qui come si può preparare un oleolito semplice.

Uno degli usi più veloci e comuni è per le contratture muscolari; i dolori cervicali, i dolori lombari e in generale le contratture muscolari e le infiammazioni ai tendini.

Si tratta di spalmarsi la parte con l’oleolito (occhio che è rosso, potrebbe macchiare) e vedere come va…e spesso va meglio abbastanza rapidamente.

Questo prodotto può essere di aiuto anche nell’infiammazione del nervo sciatico, perchè l’Iperico ha particolare amicizia anche con i nervi, e tende a disinfiammarli. Quando si applica sulla pelle si percepisce un certo calore, che diventa un senso di allungamento, alleggerimento, insomma beneficio generale e specifico sulla parte dolorante.

E’ chiaro che è un rimedio casalingo, e se non sai perchè stai male, o hai dei dolori, vai dal medico. Però le situazioni transitorie, i piccoli disturbi, si risolvono spesso solo con questo oleolito.

L’Iperico è chiamato anche Erba di San Giovanni, e la tradizione consiglia di coglierlo il 24 giugno (la notte di San Giovanni). Sicuramente questa pianta messa in macerazione nell’olio e poi filtrata dona un prodotto che ha aiutato già migliaia di persone a stare meglio. Sarebbe secondo me un rimedio da tenere sempre in casa, come l’olio essenziale di lavanda e l’olio essenziale di tea tree.

Vediamo in sintesi i suoi campi di applicazione:

– nevralgie

– dolori muscolari, contratture

– è astringente

– è indicato come antinfiammatorio in caso di scottature e bruciature

– calma anche i dolori articolari

 problemi di pelle, considerando la sua efficacia antinfiammatoria, antisettica, e astringente.

Attenzione è fotosensibilizzante: quindi se te lo spalmi non esporti al sole diretto.

E’ veramente una pianta che trovo meravigliosa, perchè ha molte applicazioni, è di facile uso, e alla portata di tutti. Una ricetta semplice ma efficacissima è la seguente:

Fiori di Lavanda, olio essenziale di lavanda
Un valido aiutante, la Lavanda  Photo Credit: harold.lloyd

Ricetta per un olio antinfiammatorio per tutti gli usi:

30 ml di oleolito di Iperico

70 ml di olio di mandorle dolci

20 gocce di olio essenziale di Lavanda angustifolia (possibilmente, altrimenti ok anche con le Lavande ibride).

Questo olio lo puoi usare come antinfiammatorio per: scottature, arrossamenti, dolori cervicali, dolori lombari, nevralgie, dolori articolari, reumatismi, come cicatrizzante…sì davvero! Chiaramente a seconda dei casi si possono usare altre miscele di oli essenziali, ma questa formula base può aiutarti molto, ed essere un rimedio di emergenza da tenere in casa.

Può essere anche un olio da massaggio, se lo sperimenti vedrai che non ti deluderà. Da un punto di vista ayurvedico potremmo catalogare questa miscela come olio antiPitta. Se vuoi un olio da massaggio meno intenso puoi mettere meno gocce di Lavanda.

La Lavanda ha proprietà equilibranti e rilassanti, quindi se utilizzata sull’intero corpo necessita di dosaggi inferiori che se la usi per un uso topico.

Nella mia esperienza Iperico e Lavanda lavorano bene insieme, e possono costituire veramente un “Rescue remedy” per tutti gli usi. Ovviamente questi oli non vanno mangiati (niente esperimenti grazie)!

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